Per unire Scilla e Cariddi? Salvatore Cimmino, altro che Ponte!

salvatore cimmino

 

Da una storia di MalaSanità, una speranza concreta.
Salvatore Cimmino, partirà domenica prossima (3 maggio) per il suo Giro d’Europa a nuoto!
Prima tappa Scilla – Ganzirri! ..sì, ma cu’ ncià faci fari?

 

 

 

 

..beh, la risposta è abbastanza semplice. Salvatore, come dice lui stesso, è “capatosta” (testa rura) e ci tiene a fare in modo che quello che gli è capitato, rimanga al massimo un suo problema. Se ci riuscisse, Salvatore, di sicuro, come si dice da noi, “salterebbe su una gamba”. Ops, battuta indelicata, ma purtroppo, a “Totò”, solo quella gli è rimasta, appunto, una gamba. L’altra se l’è portata via un cancro… malanova!

salvatore cimmino 2a tappa giro d'italia a nuoto

Ma la battaglia di Salvatore, riguarda marginalmente il probelma del cancro. Gli interessa invece attirare l’attenzione sul “nomenclatore tariffario”, ovvero lo strumento “della mutua” in base al quale vengono assegnate le protesi. Grazie a questo meccanismo tutto italiano, gli fu assegnata una protesi d’epoca, che invece di aiutarlo, lo ha ulteriormente “sdurrupato”, fino a costringerlo alla riabilitazione. Insomma, è dovuto guarire dai danni della cura.
La terapia che gli era stata consigliata era proprio l’attività in piscina. Non sapendo ancora nuotare, Salvatore ha dovuto anche imparare, ma da allora (quattro anni fa) non si è più femato. E nuota in giro per il mondo per far conoscere questo problema.

Sì, un po’ come Forrest Gump, ma nuotando e soprattutto, a differenza di F. Gump, con le idee molto chiare su cosa ottenere!

da un articolo del Corriere dello Sport : “Non mi fermerò fino a quando non ci saranno protesi per tutti i disabili che ne hanno bisogno e che potrebbero vivere meglio”

articolo corriere dello sport su salvatore cimmino

L’anno scorso ha fatto il giro d’Italia a nuoto in dieci tappe.

giro d'italia a nuoto logo

Quest’anno il Giro d’Europa..

giro d'europa a nuoto logo

…e poi? Giro del Mondo? ..intanto Forza Cimmino!

Seguite le sue imprese sul suo bog: http://perunmondosenzabarriere.blogspot.com/ e non mancate in spiaggia domenica 3 maggio!

riportiamo per chiarezza il comunicato della FISH:

 

Continua il «rimpallo» sui Nuovi LEA e il Nomenclatore

È quello tra Governo e Regioni, cui i cittadini con disabilità e le loro famiglie continuano ad assistere attoniti. Ed è quello che non consente ancora, ad esempio, di avere i nuovi ausili tecnologici tra quelli erogabili dal Servizio Sanitario Nazionale. Per questo la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) invia una lettera-appello ai principali referenti istituzionali, aprendo il documento all’adesione di tutte le organizzazioni che lo vorranno. Previsto anche un presidio di fronte alla sede della Conferenza Stato-Regioni, in occasione della prossima riunione di tale organismo

Nei tanti anni trascorsi dall’ultimo Nomenclatore Tariffario, le cosiddette «tecnologie assistive» si sono sviluppate impetuosamente«Siamo preoccupati per i diritti delle persone con disabilità nell’area della salute, pensando in particolare ai servizi abilitativi sociosanitari, alle Malattie Rare e agli ausili tecnologici. Infatti, dopo il ritiro del Decreto della Presidenza del Consiglio sui LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), approvato nella precedente legislatura, ancora oggi i cittadini con disabilità e le loro famiglie assistono attoniti a una sorta di rimpallo tra Governo e Regioni».
È questo il senso fondamentale della lettera-appello elaborata dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – inviata al presidente del Consiglio, al ministro della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociale, al presidente della Conferenza delle Regioni e al coordinatore della Commissione Salute di quest’ultima – documento già sottoscritto da numerose organizzazioni (se ne veda in calce l’elenco). In tal senso l’appello è ancora aperto all’adesione di tutti.

«Nonostante le parole incoraggianti espresse dalle parti dopo la riunione della Conferenza Unificata Stato-Regioni del 4 marzo – si scrive nella lettera – siamo preoccupati per la distanza ancora esistente sulla relazione tra disponibilità delle risorse (tagli del Fondo per circa 7 miliardi), qualificazione della spesa e diritti fondamentali delle persone garantiti dai LEA. Inoltre, leggendo quanto affermato e a cui abbiamo potuto accedere solo attraverso i mass media, sembra che vi sia la possibilità di approvare solo alcuni livelli essenziali. Non tutti, quindi. E stando a quanto raccontano “voci di corridoio” della Conferenza, tra gli esclusi potrebbero essere annoverati quei punti su cui non c’è accordo tra i rappresentanti dello Stato e quelli delle Regioni. Per quanto a nostra conoscenza, ancora oggi non vi è accordo sui prezzi e sulle modalità erogative della parte riguardante gli ausili e le protesi, e quindi il Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili potrebbe essere una vittima annunciata».

Viene richiesto dunque molto senso di responsabilità, alle cariche istituzionali destinatarie del messaggio, «verso i cittadini con disabilità o che vivono la disabilità del proprio congiunto, ma anche nei confronti dei professionisti sanitari, dei centri ausili e di molte stesse aziende produttrici, tutti soggetti i quali attendono dal 1999 che le innovazioni tecniche e tecnologiche possano diventare ausili erogabili dal Sistema Sanitario Nazionale. Il tempo trascorso rappresenta un’era intera in campo tecnologico: non è più accettabile il rinvio dell’adozione di tale strumento, ancorché dovuto a interessi che non riguardano il raggiungimento della massima autonomia delle persone con disabilità».
Quasi conseguente il passaggio successivo della lettera-appello: «Un eventuale rinvio comporterebbe la frustrazione delle aspettative delle persone con disabilità e dei loro familiari i quali sarebbero costretti a proseguire nell’acquisto diretto di ausili tecnologici indispensabili alla loro autonomia. Gli stessi operatori dovrebbero continuare a consigliare ausili non contemporanei, svuotando il progetto riabilitativo individuale. I produttori, infine, dovrebbero rivedere il loro piano di sviluppo, ritornando a produrre e a mettere in commercio prodotti datati, con buona pace della necessità di innovazione tecnologica finalizzata alla crescita economica».
«Ci appelliamo quindi a Voi – conclude il documento – affinché il dispositivo normativo contenga il Nomenclatore Tariffario, compreso di modalità erogative e prezzi, per evitare che vi siano venti diverse modalità di garantire un prodotto, negando però l’universalità dei diritti, e di strumenti necessari alla puntuale definizione del repertorio e all’aggiornamento dei codici, come già accade per i farmaci con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), poiché l’innovazione necessita di aggiornamenti costanti e ravvicinati nel tempo».

Anche un’azione dimostrativa concreta è stata poi prospettata dalla FISH, «per ricordare la dimensione della posta in palio a tutte le istituzioni in gioco»: in corrispondenza, infatti, della giornata in cui si avrà la prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni, verrà promosso un presidio sotto la sede della stessa. (S.B.)

Come detto, l’appello promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) è ancora aperto alle adesioni di tutti. Finora esso è già stato sottoscritto da:
– CSR (Commissione di Studio e Ricerca Ausili Tecnici per Persone Disabili)
– Confindustria Federvarie
– Assoausili
ADM-Arhea (Associazione Imprese di Ausili per Disabilità Motorie)
– AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti)
– Associazione Luca Coscioni
– SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa)
– AITO (Associazione Italiana dei Terapisti Occupazionali)
– ANA-ANAP (Associazione Nazionale Audioprotesisti Professionali)
– Federsalute di Confcommercio
– AIOrAO (Associazione Italiana Ortottisti Assistenti in Oftalmologia)
– Anaste (Associazione Nazionale Strutture Terza Età)
– Federottica (Associazione Federativa Nazionale degli Ottici Optometristi Italiani)
– Retina Italia ONLUS
– Gruppo Solidarietà
– CNMR (Consulta Nazionale delle Malattie Rare) dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità)
– Associazione Amici di Eleonora
– Movimento Rinnovamento Democratico (Movimento Disabili Visivi, Pluriminorati e loro Famiglie a tutela dei Diritti per il Rinnovamento e la Democrazia)
– Associazione IdeaPuglia
– “Gruppo Genitori Tosti in Tutti i Posti”
– GLIC – Rete Italiana dei Centri sugli ausili tecnologici
– Associazione “Insieme per i Disabili” ONLUS

per approfondimeti: superando.ittesto del nomenclatore (pdf)disagioblog.it