Nuova frontiera per la letteratura del Mediterraneo

Leggo su Internazionale n. 803 di questa settimana un interessante articolo sulla nuova frontiera della letteratura del Mediterraneo. Il pezzo è scritto da Natalie Levisalles del giornale francese Libération. La storia è quella dell’associazione Editeurs sans frontières, nata nel 2002 nel sud della Francia con l’obiettivo di porsi come luogo di confronto tra editori europei, nordafricani e mediorientali. In ballo ci sono realtà librarie di taglia media (Actes Sud, Picquier, Edisud e Agone), piccola (Le Bec en l’Air, Parenthèses, Images en manœuvres) e piccolissima (Ricochet, Rouge Safran). Ambienti di lavoro minuscoli (da un massimo di otto a un minimo di tre dipendenti), interessi di nicchia, non più di venti titoli l’anno, grande spirito di iniziativa, voglia di indipendenza e forti identità da promuovere all’estero. Insomma, ci stiamo in mezzo anche noi e non stiamo a guardare.

“Esf è nata per sviluppare i rapporti con editori stranieri più o meno simili, con i quali trattare la cessione e l’acquisto dei diritti, ma anche di organizzare edizioni congiunte. Per raggiungere questo obiettivo Esf ha cercato sin dall’inizio di essere presente alle più importanti fiere editoriali, in Europa, ma anche in Africa e in oriente. Oggi, però, preferisce prendere direttamente contatto con le librerie, come ha fatto in Québec, Svizzera e Belgio. L’anno prossimo partirà all’attacco del Brasile. “I risultati sono evidenti”, dice Patrick Bardou (presidente di Esf). La cosa funziona perché Esf è animata da un nucleo di editori coraggiosi e felici di lavorare insieme […] Nel 2007 sono stati invitati Marocco, Algeria e Tunisia. Da quella prima esperienza sono nati parecchi progetti di coedizioni, alcuni già realizzati. Tra questi si segnala la riedizione di un testo di riferimento, I berberi di Gabriel Camps: un progetto che ha coinvolto Francia (Actes Sud-Babel), Marocco (Le Fennec), Tunisia (Elyzad), Algeria (Barzakh) e Québec (Leméac) […] A giugno erano presenti anche una casa editrice israeliana, Yaël Lerer (che ha pubblicato in ebraico La porta del sole di Elias Khoury), editori indipendenti italiani come Sinnos, Donzelli, e/o e Sharq/Gharb, la prima casa editrice in lingua araba. E ancora la tunisina Elyzad (che pubblica letteratura tunisina in francese), o le edizioni Socrate di Algeri […] C’erano anche editori libanesi come Dana an Nahar (che pubblica poesia francese e araba) e Dar Onboz (che produce magnifici e intelligenti libri illustrati per ragazzi e adulti). Il programma del 2010 è già in preparazione: Esf ha deciso di invitare anche la Spagna”.

Natalie Levisalles
Libération
Internazionale n. 803


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