I TURISTI VENDICATIVI DEL TGR CALABRIA

LETTERA APERTA

Gentile Direttore,

ieri 12 Agosto, a Scilla, il coordinamento di “BASTA INDIFFERENZA” ha organizzato una raccolta di firme –aperta sia ai residenti sia ai numerosi turisti- per esprimere lo sdegno e la preoccupazione tutta una serie di episodi che stanno danneggiando in maniera seria l’immagine di Scilla.

In una giornata, sono state raccolte qualche centinaio di firme che saranno allegate a un documento  che sarà inviato a tutte le autorità competenti –dal Prefetto di Reggio Calabria al Sindaco di Scilla, dal Questore al Comandante Provinciale dei Carabinieri- con la richiesta di avviare un serio confronto tra istituzioni e cittadinanza e porre in essere tutte quelle iniziative ritenute utili e necessarie per ripristinare in tutta la comunità quel senso di tranquillità che da qualche mese –e in questi giorni in particolare- sembra stia divenendo sempre più precario.

Dell’evento era stata data notizia a tutti gli organi d’informazione sia dal coordinamento del movimento tramite facebook, sia su questo stesso sito.

In particolare, nel post pubblicato su www.malanova.it –sito che già da cinque anni descrive e racconta la vita di Scilla anche e soprattutto in maniera simpatica e sdrammatizzante- alla luce degli ultimi episodi incendiari, veniva ironicamente fatto notare che, Scilla dopo essere entrata a far parte dei “Borghi più belli d’Italia”, corre il serio rischio di essere ammessa di diritto ai ruoli dirigenziali dei “Roghi più Belli d’Italia”, con tanto di logo appropriato.

logororghiita

Chi ha letto il post in maniera attenta e conosce la genesi e la storia di questo sito sa che www.malanova.it è stato ideato ed è gestito e curato da giovani il cui vanto e orgoglio, nonostante tutto, è sempre stato  uno solo: di essere scillesi purosangue, anzi, Scigghitani!

E’ incredibile come possa bastare veramente poco per modificare la realtà, stravolgendo letteralmente la verità, cioè tutto ciò che oggettivamente accade intorno a noi.

C’è chi infatti, come il  TGR CALABRIA, tutto questo l’ha letto in un altro modo, mal interpretandolo, tanto che nel servizio andato in onda nell’edizione delle 14:00 di oggi:

1. Non è stato in alcun modo fatto cenno alla raccolta di firme promossa dal movimento BASTA INDIFFERENZA, in maniera del tutto civile e tranquilla.

2. E’ stato fatto passare un messaggio del tutto opposto e fuorviante, secondo il quale non meglio identificati “turisti vendicativi” siano scappati da Scilla e –non avendo nient’altro di meglio da fare- siano corsi a vendicarsi per il trattamento ricevuto su quel confessionale pubblico che è Facebook.

La verità vera è un’altra.

I “turisti vendicativi” non sono turisti vendicativi ma calabresi pacifici e civili, scillesi dalla testa ai piedi.

I medesimi, non sono corsi su Facebook, né si sono vendicati di alcuno, né avevano o hanno qualcuno contro cui vendicarsi.

Fino a prova contraria, nessun turista –per quanto possa esser stato direttamente o indirettamente colpito dagli episodi di questi giorni- ci risulta essere scappato da Scilla per andare a passare le ferie da un’altra parte, cosa che avrà maggiore probabilità di accadere per coloro che, come noi, hanno visto e ascoltato il servizio mandato in onda oggi.

Tutt’altro. A Scilla ci è rimasto e, amareggiato quanto se non più degli “indigeni scigghitani”, insieme a loro ha apposto la propria firma sul documento in maniera convinta e con molta speranza che questo piccolo gesto di civiltà possa servire a mettere in moto una reazione per l’affermazione della civiltà prim’ancora che della legalità.

Ci teniamo a sottolinearlo non solo per l’amore che abbiamo verso il nostro paese, ma soprattutto per amore e rispetto della verità!

Chiediamo perciò alla redazione del TGR CALABRIA di voler cortesemente precisare come si sono svolti i fatti e rettificare la notizia data nell’edizione delle 14:00.

Nel ringraziarla anticipatamente, voglia gradire i nostri più cordiali saluti.

                                                                                 I “turisti vendicativi”

                                                                                     (che siamo noi)

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