RAFFAELE PIRIA: A CU’ ‘PPARTENI?

A Raffaele Piria image

sommo chimico ardente patriota

professore nelle Università di Pisa e Torino

capitano degli studenti a Curtatone e Montanara

ministro della Istruzione in Napoli

dopo il plebiscito

colleghi discepoli raccolte da ogni parte d’Italia le offerte

XVII anni dopo la sua morte

Queste parole campeggiano sul busto custodito presso il Rettorato dell’Università di Torino, a perenne ricordo di uno scillese: il padre della chimica moderna italiana.

La sua figura di chimico, patriota e politico è stata celebrata ieri sera nel corso della prima edizione del Premio Internazionale per la Chimica voluto e organizzato dall’associazione culturale “Costa Viola”, inserito nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’unità d’Italia e dell’anno internazionale della chimica.

Una bella occasione per ripercorrere la storia di un personaggio la cui indiscussa valenza storica è riconosciuta sia in Italia che in Europa.

A essere premiati sono stati: il prof. Giuseppe Bisignano –preside della facoltà di farmacia presso l’università di Messina- e il prof. Sebastiano Andò –preside della facoltà di farmacia, Scienze della nutrizione e della salute- entrambi per le loro ricerche in campo biomedico.

Con tutto il rispetto dovuto a personalità di cotanto spessore, ci sia comunque consentito esprimere quella che è stata una sensazione, condivisa con parecchi dei presenti all’evento.

Ci riferiamo, in particolare, al prof. Bisignano che ricevendo il premio, con ammirevole onestà intellettuale, oltre a precisare di non essere né un chimico, né un farmacista ( per la cronaca, è laureato in scienze biologiche e insegna microbiologia, patologia generale e microbiologia farmaceutica), ha tanto candidamente quanto sorprendentemente ammesso che di Raffaele Piria non sapeva né chi fosse, né cosa avesse fatto.

Ora, onestà a parte, non ce ne voglia il prof. Bisignano ma pensiamo che chiunque vada a ricevere un premio, si preoccupi di acquisire un minimo di conoscenza riguardo al personaggio cui il premio è dedicato.

E’ come se un professore che insegna alla facoltà di architettura non sappia chi sia Le Corbusier. Ma comunque….non è detto che non ce ne siano davvero.

E Scilla? Non dico che –a livello di conoscenza- siamo combinati come il premiato prof. Bisignano, ma poco ci manca.

Di Raffaele Piria, a Scilla, rimane però ben poco. Evidentemente nemmeno lui è riuscito a sfuggire al detto “nemo propheta in patria”.

Sarà per questo che tra le personalità intervenute ieri sera in apertura del premio, non c’era NESSUNO a rappresentare l’amministrazione comunale.

Non è per fare polemica spicciola e senza senso.

Presenziare a un evento del genere, per un amministratore dovrebbe essere un dovere e non essere considerato un semplice atto simbolico, privo di significato cui, pertanto si può fare a meno di partecipare.

Crediamo fermamente che in occasioni del genere l’istituzione locale non possa, non debba mancare, in quanto dovrebbe essere il primo custode di un’eredità culturale così importante!

Ma tant’è. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina.

Secondo quanto riferito dal segretario Enzo Tromba, l’idea di questo premio internazionale è nata durante una passeggiata in via marina tra lo stesso Tromba, il presidente dell’associazione Pino Palermo, e Pasqualino Ciccone, candidato alle elezioni comunali e oggi all’opposizione (presente alla serata).

L’idea che la mancata partecipazione di un rappresentante dell’amministrazione comunale sia legata alla “genesi” del premio, per quanto cerchi di allontanarla dalla mia mente –poiché troppo stupida, torna comunque a riproporsi con forza. Mi auguro di essere smentito il prima possibile.

Si diceva di Raffaele Piria e di Scilla, cui sembra quasi non appartenere o appartenervi “di striscio”.

Dell’illustre nostro concittadino –nato a Scilla nel 1814 e morto a Torino da senatore del neo-costituito Regno d’Italia nel 1865- nel nostro bel paesello –a parte il comprensorio scolastico e la strada del centro cittadino che portano il suo nome-  rimane solo una lapide, posta il 2 giugno 1895 sulla facciata della sua casa natìa (il cui recupero è stato da poco completato), con scritto:

« A Raffaele Piria, scienziato sommo, che l’ufficio del pensiero intese, come investigazione e redenzione, scopritore cittadino milite ad ogni età civile, parrà esempio completo del tipo umano. »

Ecco, ieri, ascoltando la prolusione del prof. Rosario Pietropaolo (già Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria), non ho potuto fare a meno di pensare che Raffaele Piria è stato davvero un tipo umano completo –come quasi non ce ne sono più. E’ stata una delle poche personalità che hanno contribuito a fare sia l’Italia che gli italiani. 

Raffaele Piria è un patrimonio culturale che prima ancora che alla comunità scientifica, appartiene alla comunità scillese, e questo premio internazionale a lui intitolato, ce lo ricorda. Per questo meriterebbe più rispetto da parte di tutti noi.

 

Link utili per approfondimenti:

http://www.ondacalabra.it/web/2011/12/oggi-a-scilla-assegnazione-del-premio-raffaele-piria/

http://it.wikipedia.org/wiki/Raffaele_Piria

http://www.sba.unifi.it/CMpro-v-p-597.html

http://www.sba.unifi.it/CMpro-v-p-610.html

http://ww2.unime.it/lsbiologia/docenti_files/schede%20docenti%20cdlm/bisignano.pdf