LO SCILLESI D’AMERICA E’ ATEO

Manifesto a lutto annuncio scomparsa Ospedale di Scilla Le novità sull’ospedale “Scillesi d’America” ormai sono come il sole: ce n’è una ogni giorno!

Alla “visita ufficiale” della Direttrice Generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, Grazia Rosanna Squillacioti, che ha certificato la morte dell’ospedale scillese, è seguito un comunicato [cliccate qui] che non è altro che….’na ‘nzalata ‘i ‘stati!

Pumaroru, citrola, cipuddha, paniculu, bascilicò, tunnu, ogghiu, sali, rriniu, ecc.

Sì, una vera e propria insalata estiva, ricca di promesse, di “faremo”, “avrà”, “saranno”. Le stesse che aveva fatto Scopelliti sei mesi addietro e che sono rimaste tali.

E’ noto che a noi del Malasito ndi piaci ‘u dialettu scigghitanu. E’ forse perché abbiamo da sempre parlato in una lingua che nei suoi tempi non contempla il futuro, ma solo il passato e il presente, che alle promesse future ci crediamo poco.

E’ un dato di fatto oggettivo che Scopelliti andrà a Roma a presentare i dati di una riconversione che nella realtà non è avvenuta. Dirà cose che sono fuori dalla realtà.

Entro il 31 marzo 2012, l’ospedale doveva essere riconvertito in qualcos’altro. E’ avvenuto invece solo lo svuotamento (sia fisico che riguardo alle procedure e alle funzioni ospedaliere) della struttura, senza che questa fosse riempita delle cose che erano state promesse.

Ci sia perdonato il paragone religioso e chiediamo scusa se ‘n cacch’unu sa senti ma è come se ci si fosse proposto di convertire un ebreo e farlo diventare cattolico. Bene: l’ebreo “Scillesi d’America”, non è più ebreo, ma non è diventato cattolico. Oggi lo “Scillesi d’America” è ateo! come lo sono, dal punto di vista politico, le associazioni politiche che stanno continuando la loro lotta.

Ateo! Perché non crediamo più –non possiamo più credere- a promesse vacue, non basate sulla realtà dei fatti, sulla vita reale delle persone.

Di seguito riportiamo il comunicato -ricevuto via mail- emesso oggi dalle Associazioni scillesi pro ospedale.

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Nel diritto di replica su quanto diffuso a mezzo nota stampa dalla dott.ssa Squillacioti, direttore generale dell’ASP di Reggio Calabria:

Comunicato stampa delle Associazioni “Pro-ospedale Scillesi d’America”

“Respingiamo al mittente i proclami della dott.ssa Grazia Rosanna Squillacioti, direttore generale dell’ASP di Reggio Calabria. Gli impegni assunti, e fin’ora non mantenuti, dal Presidente della Regione Calabria, on. Giuseppe Scopelliti, hanno solo determinato la scomparsa dell’Ospedale di Scilla, fondato per opera benefica dagli scillesi d’America. L’unica verità è che l’Ospedale di Scilla non c’è più. Lo abbiamo partecipato alla cittadinanza tutta, con un manifesto listato a lutto, annunciando il decesso del nostro ospedale, nato il 5 ottobre 1956 e morto il 31 marzo del 2012, nell’indifferenza della politica. Alla dott.ssa Squillacioti chiediamo rispetto: si dispensa dalle visite e nessun fiore ma chiediamo le opere necessarie, quelle sì, che furono promesse dal governatore Scopelliti nel settembre del 2011.

Quanto vale quella promessa?

Il “colpevole ritardo” della dott.ssa Squillacioti sta ridicolizzando la parola data pubblicamente dal presidente Scopelliti.

Chiediamo alla dott.ssa Squillacioti di riempiere, bene e in fretta, di contenuti la struttura di Scilla con i “qualificanti servizi promessi”, e ancora non attuati. Chiediamo al direttore generale, ben pagata dai contribuenti scillesi e calabresi, di riempiere quella scatola vuota che si è affrettata a svuotare, millantando perfino il potenziamento dei servizi esistenti. Rispondiamo anche che “l’unica grande rilevanza sociale” che ha scelleratamente assunto è la chiusura dell’Ospedale di Scilla, proibendo il diritto all’assistenza e cura sanitaria a un vasto territorio. Ci chiediamo anche come mai una struttura sanitaria la cui “intensa attività medica”, rilevata dalla stessa dott.ssa Squillacioti, sia stata soppressa nel silenzio generale. Riconosciamo che ci vuole faccia tosta per continuare ad affermare il contrario ma esigiamo rispetto!

Al governatore della Calabria, on. Giuseppe Scopelliti, rinnoviamo pubblicamente l’appello ad incontrare le associazioni “Pro-Ospedale Scillesi d’America” per sentire dalla sua voce quanto vale la sua parola, per onorare quanto promesso!

Ai Consiglieri Regionali di tutti gli schieramenti politici che, con svariati comunicati stampa, hanno fatto sapere e riconosciuto le giuste richieste di un territorio, diciamo che attendiamo “fatti e non parole”: attendiamo di vedere le loro firme nella proposta di legge per l’accorpamento della struttura di Scilla a quella dei Riuniti; attendiamo di sentire i loro interventi in Consiglio Regionale per difendere il diritto alla salute di un intero territorio; attendiamo di vederli votare per registrare pubblicamente, nella sola sede istituzionale competente in materia sanitaria, il loro effettivo e concreto impegno nei confronti dei cittadini di un vasto territorio.

Ai Sindaci, ai Consiglieri Comunali e Provinciali eletti nel territorio del fu “Scillesi d’America” e colpevolmente distratti, gli annunciamo che hanno chiuso l’Ospedale di Scilla il 31 marzo del 2012. Restiamo ancora in attesa di una loro coraggiosa azione, restiamo ancora in attesa di atti ufficiali di loro competenza, restiamo ancora in attesa di vederli a capo e al fianco dei cittadini che li hanno eletti. Il diritto alla salute non si può barattare con qualche piccolo contributo per le feste di paese”.

Le Associazioni Pro-Ospedale Scillesi d’America