A.A.A. SCIGGHIU VENDESI

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Sarà forsi per l’aria che ha rinfriscatu nu pocu, dopo un anticipo di caldo estivo. Sarà pirchì, evidentemente, le preoccupazioni più volte espresse anche su questo sito, qualche fondo di virità ce l’hanno. Fattu sta chi tanto tuonò…che piovve!

 

pignoramenti scilla

La notizia era nell’aria da parecchio. Certo, ancora niente è completamente compromesso, c’è solo da trovare i soldi necessari a far fronte a quanto legittimamente richiesto. Il problema è: aundi?

A dispetto di competenze amministrative che sono aumentate negli anni, i fondi assignati ai comuni per coprire le spese sono via via diminuite. Questa non è certo una scusante, considerato che lo stato di “sofferenza” della casciaforti comunali si manifesta oramai almeno da un decennio, però è anche una verità.

Considerato che già i livelli di tassazione dei tributi comunali sono ai massimi consentiti e che quindi il povero scigghitano non ha più cosa poter fare, l’unica soluzione per trovare un po’ di “ossigeno” è quella di vendere gli immobili di proprietà comunale che -per un motivo o per un altro, per una colpa o per un’altra- versano in uno stato di semitotale abbandono (di cui i due immobili citati nel volantino che avete letto sopra, sono solo un esempio). Detto, fatto: le operazioni di vendita erano già cominciate lo scorso anno e stavano proseguendo, fino a che…non partiru i primi atti di pignoramento.

Cosa succederà se altri creditori dovessero seguire -a ragione- la stessa strada?

La speranza espressa da molti cittadini, era che arrivasse ‘n cacchi ‘mericanu chinu di sordi, mi si ‘ccatta ‘u paisi. Cu ‘stu chiaru di luna chi nc’è oltre Atlantico, non criru propriu essa possa concrettizzarsi.

Non ci resta altro che…sperare in qualche emiro saudita. Sempre che non arrivino prima i creditori chi -purtroppu pi nui- su’ cchiù vicinu.