..Na’ MalaJurnata

malalogosqrdblksmlVi è mai capitatu di russigghiarvi di prima matina, iapriri l’occhi e avvertiri comi un duluri di testa stranu, di chiddhi chi non ti spieghi l’origini?
A meno che non si è un medicu non si può certu sapiri la spiegazioni scientifica di tali fenominu. Però, pi chiddhi che in materia di medicina sunnu completamenti ‘gnuranti, come chi scrive, il manifestarsi dei fenomini fisici di cui sopra, sunnu un signu inequivocabili.

Sì, pirchì di prima matina ‘u capisci subitu, a pelli: sarà ‘na malajurnata!

 

Le malesensazioni si tramutano, purtroppu, in fatti concreti. Succede tutto così in fretta chi non rinesci mancu mi ti rendi cuntu.

Ti russigghi e scopri che una persona che la sera prima saluti come al solito, amichevolmente, con un sorriso, ‘a matina dopu non c’è cchiù!

Ma comu?
..ti chiedi. Ero qui, presente, e non me ne sono neppure accorto, non sono stato in grado di far niente, neppure di muovere un dito.

Ma pirchì?
..è la seconda domanda che ti macina il cervello. E cominci a cercare, a cercare, a scaternari negli angoli più lontani della tua testa.

Ma nenti!
..
‘a risposta -quella che forse potrebbe farti calmare- non la trovi: soffia nel vento, quel vento che ti scuote l’anima, che ha spazzato via ogni altro pensiero.

Arrivi alla fini della iurnata e ti senti stancu, esaustu, senza cchiù sciatu, comu s’avissi scalatu l’Aspromunti a peri.

Ti senti piccolo, inutile e fragile, propriu comu a ddhu serviziu di tazzine da caffè ‘ill’epuca ri nonni, chi to’ mamma tiene gelosamente sarbatu nta cristallera, p’amuri non mi si rumpi con l’uso.

E’ scuru fora. E’ scuru puru fora, proprio come dentro di te. Poi, nel buio, non ti lasci andare. Ti fermi solo un attimo e vedi un riflesso, una piccola luce. Allora comprendi, reagisci.

Comprendi che quello che vedi, che senti dentro di te, non è buio. E’ solo una macchia, il tratto indistinto di un qualcosa di molto più grande di te, che occupa per intero la tua visuale.

Ma basterà allontanarti un po’, nello spazio e nel tempo, perché quel tratto indistinto assuma una forma, un significato preciso.

E più ti allontani, più il tratto diventa nitido, preciso. Quello che in un momento di dolore, nta ‘na malajurnata ti appare nero, buio, indistinto, in realtà è uno strano, misterioso e grande disegno. Il grande disegno di Dio.

‘U Nonnu


p.s. ..come se non bastasse, visto le le sbenture non vengono mai sole, proprio oggi si ritorna a parlare di Scilla, ma non certo per le bellezze naturali, per i fondali di corallo nero e nemmanco per le recenti fantasiose polemiche sulla balneazione. No, purtroppo è per la cronaca da “Far West” che ci vede teatro della morte violenta di due persone.

Di seguito una raccolta di links sull’accaduto : http://www.multiurl.com/l/Bv