IL “SAGRAGATE”

Unonnu ico Aggiornamenti “Nonneschi” sul SAGRAGATE; ultime news, approfondimenti e reazioni sull’annullamento della Sagra del Pescespada 2009 a Scilla.
Articolo by
‘U Nonnu http://unonnu.blogspot.com/2009/08/il-sagragate.html


Cosa non accade a Scilla!
La giornata di ieri è di certo esemplare per capire come vanno le cose dalle nostre parti.
Mi riferisco naturalmente al caso dell’estate (finu a ora), che potremmo chiamare “Sagragate“.

Certo, per arrivare a vietare l’uso della banchina del porto e dell’area attigua per lo svolgimento di una manifestazione storica che tanto lustro e importanza ha dato a Scilla in tanti anni, per arrivare a tanto dicevo, vuol dire che ci devono essere solide motivazioni inerenti l’ordine e la sicurezza della pubblica incolumità.

Il fatto è che queste solide motivazioni, a rigor di logica, sussistevano già lo scorso anno, visto che i lavori relativi all’ecomostro erano già iniziati.

A tal proposito, poiché non quadravano i conti “temporali” relativamente all’esecuzione dei lavori, abbiamo approfondito la facenna.

Nell’Accordo di Programma stipulato con il Ministero [pag. 35], è indicato che le risorse economiche necessarie alla realizzazione del Programma “Paesaggi & Identità”, nell’ambito del quale è stato inserito l’abbattimento del vecchio Scoglio d’Ulisse, oltre che dai fondi CIPE, provengono anche dal Bilancio Regionale del 2006, che aveva già previsto “la realizzazione di programmi demolizione di opere e manufatti edilizi devastanti nonché di interventi di riqualificazione delle aree di risulta”.

Dunque, pur essendo indicata come parte integrante del progetto inserito nell’APQ (interamente finanziato con fondi CIPE), la demolizione dello Scoglio d’Ulisse effettuata a Marzo 2007 -cioè prima della convenzione prevista dall’Accordo di programma- è stata eseguita utilizzando i fondi già previsti in bilancio dalla Regione.

Risultato: la parte dei soldini previsti dal CIPE che doveva essere utilizzata per la demolizione del vecchio manufatto, è stato possibile impiegarla per realizzare interventi “di contorno” a quello principale, prevedendo così oltre all’allargamento della Via San Francesco di Paola e la manutenzione della galleria.

Secondo il cronoprogramma dei successivi lavori inseriti nell’Accordo di Progamma, così come riportato nella scheda-attività dell’intervento eseguito sull’ecomostro scillese la data di inizio dei lavori era prevista il 12 Novembre 2008 e la loro ultimazione, collaudo compreso, sarebbe dovuta avvenire entro il 20 Dicembre 2008 e le strutture realizzate dovevano essere pienamente funzionanti già dal 30.12.2008. [vedi pagg. 56-58 del relativo Accordo di Programma]

Cusì non fu e perciò è stata necessaria la proroga fino al 30 Giugno 2009, di cui si è detto nel post precedente.
Visto lo stato dei lavori, è ragionevole credere che si provvederà a estendere questa proroga almeno fino a fine anno.

Dicevamo poi di questo stato di “sicurezza precaria” -chiamiamola così- della zona portuale scigghitana, che si trascina oramai da anni.

Non bisogna infatti scordare che, oltre ai lavori in corso, anche la zona portuale posta sotto la rupe del castello è stata più volte oggetto di ordinanze da parte della Prefettura, a causa della caduta di pietre dalla rocca castellifera.

Quali interventi sono stati adottati per ovviare a questo problema? Credo nessuno, considerato che questo stato di cose continua a permanere.

Al riguardo, in chiusura della conferenza stampa di presentazione della manifestazione ‘Musae in Calabria” –di cui si riferisce a parte, direttamente sul Malasito– è stata data comunicazione da parte dell’avv. Canale -già Assessore Provinciale nonché chianaliotu d’adozione- che la Provincia ha in programma di finanziare l’esecuzione di un intervento di recupero e messa in sicurezza della rupe scigghitana.

Ci auguriamo che i lavori in corso e quelli in programmazione vengano realizzati e ultimati in maniera rapida e soprattutto nel rispetto dei tempi previsti, così da consentire un completo ritorno alla normalità, considerata la stringente necessità di usufruire al più presto di uno spazio unico nel suo genere per iniziative di tipo culturale,
per far sì che Chianalea e Scilla siano un quartiere e un paese ancora più belli e più sicuri per tutti.

leggi anche: LE MUSAE (ISPIRATRICI) A SCILLA

altre news e reazioni:

trafiletto

Dichiarazione di Nino De Gaetano da Strill.it

nino de gaetano foto“Per tutta la Costa Viola – afferma De Gaetano – rappresentava da un quarto di secolo un’ottima opportunità per promuovere le tipicità locali, coniugando pesca tradizionale ed enogastronomia in chiave di turismo ecosostenibile. Per questo appare del tutto condivisibile il rammarico degli organizzatori e degli operatori turistici e commerciali di Scilla per l’improvvisa cancellazione della XXVI edizione della sagra del pescespada, fermata proprio alla vigilia da un permesso negato dall’amministrazione comunale e naufragata tra mille polemiche e accuse”. Nella nota De Gaetano esprime “apprezzamento per il lavoro di promozione svolto dall’associazione culturale ‘Chianalea’, impegnata nella valorizzazione di una tradizione secolare. Senza entrare nel merito delle scelte del Comune di Scilla che, a poche ore dall’inizio dell’evento, ha negato all’associazione culturale ‘Chianalea’ l’autorizzazione all’utilizzo del molo del porto, resta fortissima la sensazione di un’occasione persa da tutti: in primis, dal territorio di Scilla che per tre giorni avrebbe potuto mettere in vetrina le proprie eccellenze facendosi conoscere per qualcosa di diverso dal mare e dal sole”. “Ma a perderci – conclude De Gaetano – sono stati anche i turisti presenti sulla Costa Viola che volentieri avrebbero apprezzato un tuffo nelle tradizioni locali, gli operatori economici che speravano di incrementare i guadagni stagionali e, di certo, anche gli amministratori comunali di Scilla, ora alle prese con un bel pasticcio agostano”. (foto by http://www.consiglioregionale.calabria.it)

articoli by RassegnaStampa su Arbitrio.it: