11.98 ..PreOccupati n. Zero pag. 3: Il prestito d’onore

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Avanti con il terzo articolo dal numero Zero di "preOccupati..?" – Il prestito d'onore.
Anche se onore sembra ormai una parola "desueta", la legge in questione ha dato i suoi frutti anche a Scilla.
Ce lo racconta di pirsona pirsonalmente HENRY FISHER.. chi coraggiu!

 

 

 

preOccupati..? –  Mensile Satirico-Culturale – Novembre 1998 – Anno I n. Zero

 

preoccupati n. 0

da Pag. 3 – LAVORO

Accolti  numerosi progetti della Società IG per l’imprenditoria giovanile

Ma, che cos’è il prestito d’onore?

Domande, progetti, competenza, mercati, corsi, tutto sulla legge 608/96

 

di HENRY FISHER

 

“Proponici il tuo lavoro, non aspettare un posto”. Questo è lo slogan della Società per l’imprenditorialità giovanile (IG), che dal novembre ‘96 è stata incaricata dal Governo, di promuovere il lavoro autonomo, ricorrendo alla legge n. 608, conosciuta meglio come prestito d’onore. Lo spirito della legge, è in parole povere, l’investimento che lo Stato intende compiere su un progetto, che sia attuabile sul territorio. Le caratteristiche essenziali del progetto, per accettato, a nostro avviso sono tre:

1) Il progetto o l’idea proposta, deve essere personale ed originale.

2) L’autore progetto deve  essere competente su determinato campo.

3) Il territorio indicato dal progetto deve essere coerente, in termini di mercato di riferimento, di realizzazione e d’investimenti economici.

In pratica, non finanzieranno mai, un progetto, che riguardi articoli da pesca a San Roberto, proposto da un parrucchiere!

Non bisogna pensare, che queste domande non saranno mai accettate, ne fornisce prova, infatti, alcuni progetti che sono stati accolti e presto opereranno, anche a Scilla. Il prestito d’onore, finanzia progetti di giovani imprenditori, nelle aree depresse del Paese, quindi possono presentare la domanda, tutte le persone che abbiano almeno sei mesi di disoccupazione, che siano residenti nelle regioni depresse, (la Calabria è una di queste), e che siano maggiorenni. Il progetto presentato, dovrà prevedere un investimento non superiore ai 50 milioni di lire, tra attrezzature, macchinari, computer ed altro.

Se la domanda sarà accettata, il proponente, dovrà frequentare dei corsi di formazione, nella provincia di residenza, della durata di nove settimane. Durante questi corsi, i partecipanti sono chiamati a rendere concreta, affinare e sviluppare l’idea inizialmente proposta, trasformandola in un progetto d’impresa. L’idea è così diventata progetto imprenditoriale, ed è analizzata in modo oggettivo nella sua interezza dalla commissione preposta, che delibera, in senso positivo o meno, sull’ammissione alle agevolazioni.

Il nostro consiglio, è di non lasciarsi scappare una opportunità che ha già soddisfatto le esigenze di molti giovani, i quali hanno usufruito di questa legge per creare un’attività produttiva, che fino a poco tempo fa poteva sembrare una chimera.