Mi dirigo a casa in via della Marranella dopo un’anonima giornata di lavoro. Percorro a memoria il percorso che mi separa dal 126 c mentre, a un tratto, giro lo sguardo a sinistra e leggo “Libri d’occasione”. “Non va bene – penso fra me. Non va affatto bene”. Mi avvicino, consapevole del rischio (per le mie tasche) che questo posto potrebbe diventare una tappa abitudinaria nei miei rientri serali. Sono fortunato. La libreria in realtà è un magazzino dove è ammassata una quantità enorme di edizioni economiche e tascabili, gialli e romanzi rosa soprattutto. Non mi entusiasma. Ciò non mi impedisce comunque di chiedere informazioni sul commissario Maigret di Georges Simenon, visto che ci sono. Ed ecco che il proprietario ne tira fuori quattro, a prezzi stracciati. “Te li faccio a dieci euro tutti – rilancia il commerciante – oppure a sette se poi me ne restituisci due”. Mi limito a comprare la ristampa del numero 160 a due euro. Il titolo è Maigret ha paura e l’edizione è del 1961. Il dorso è stato fasciato con del nastro adesivo giallo inguardabile, mentre la copertina, di un rosso sbiadito dalla lettura di chi ha avuto il libro tra le mani prima di me, è sopravvissuta al tempo.