Stimolato alla lettura

Vedo l’ultima fatica di Erri De Luca nei punti che contano di tutte le librerie romane. Il libro sta in bella mostra ovunque e il titolo, Il giorno prima della felicità, fa il suo bel effetto. Preso dalla curiosità, ci casco anch’io e ne acquisto due copie nel giro di pochi giorni. Una la do in pasto a me stesso. Stimolato alla lettura da chi, contemporaneamente, legge a ritmi più sostenuti dei miei, arrivo all’ultima pagina quasi per inerzia. Il protagonista, un ragazzino orfano di tutto se non di un buon uomo che gli insegna come vivere il presente e come non dimenticare gli sforzi che Napoli ha dovuto compiere per superare il regime fascista, non mi va a genio. Pare che De Luca voglia incarnare in lui e nel suo saggio consigliere ogni sorta di stereotipo. Tutto fila così ordinario, regolare, sino alla fatidica scoperta del sesso. È a questo punto che la trama si fa interessante, la penna si infuoca di un rosso ardente e le pagine prendono a scivolare via come se nulla fosse.

“Con tutta la forza che metteva, il vento mi faceva l’effetto di un massaggio, dopo Anna. Il cielo era arruffato di nuvole sbattute, all’improvviso usciva un getto di luce e abbagliava la schiuma delle ondate. Non è azzurro il vero colore del mare, invece è bianco. Bisognava sbatterlo contro la scogliera per vederlo uscire. La natura da dentro dev’essere bianca, noi invece dall’interno siamo rossi. Il mare, il cielo e pure il fuoco hanno un bianco segreto, quello che avevo visto sotto le dita di Anna strette sulla gola”.

Erri De Luca
Il giorno prima della felicità
Feltrinelli – I Narratori
2009
pp. 133 – € 13


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