MalaStoria: E' stato un calabrese a trafiggere Gesu', precisamente di Melito

‘U sapiva jeu.. sulu chistu nda mmancava! E poi?.. tra un po’ diranno che anche la ‘ndrangheta è colpa nostra..

Fonte: La Stampa.

Nella Palestina dell’epoca era di stanza la decima legione Fretensis. L’aveva voluta Ottaviano, i suoi soldati provenivano dalla zona dello Stretto
MIMMO GANGEMI
«Militum unus occidit Christum». A scriverlo, a gessetto sulla lavagna nera, l’insegnante di latino e greco di una terza liceo del Classico di Melito Porto Salvo. Melito si trova all’estremità dello Stivale, là dove le acque hanno appena smaltito il gelido che risale con le correnti dai fondali dello Stretto e sono ancora indecise tra mare Tirreno e mare Ionio. La professoressa, attempata e con occhiali da presbite spinti sulla punta del naso, collima severa un giovane defilato all’ultimo banco. Gli chiede di tradurre. Quello si alza in piedi e si raspa la testa, sulle prime pensieroso, poi passando sguardi, supplichevoli di un soccorso, sui compagni, senza ottenere granché. Si rassegna ad affrontare in proprio l’ardua prova – il latino è ora annacquato; ai miei tempi, sul finire degli anni ’60, quando i nostri giorni erano migliori, al liceo Campanella di Reggio, ci sarebbe apparsa offesa imperdonabile proporci una simile traduzione, al massimo adatta a uno di seconda media – e rispose infine: «uno di Melito uccise Cristo». Nessuno della classe trovò da ridire o provò a farsi bello con una soluzione diversa. Al punto che il «nostro» si ritrovò speranzoso di averla scampata: cominciava a vederla una traduzione con discrete possibilità di passare.
«Uno di Melito?», inorridita la professoressa. «Uno di qua?».
«Sì, un Melitoto uccise Cristo» ribadì il poveretto.