I ROLLING STONES A SCILLA!

Evento storico! I Rolling Stones a’ Chianalea!
La storica band inglese si esibirà nell’antico borgo dei pescatori scigghitani e precisamente lì dove un tempo sorgeva l’ecomostrifera costruzione da tutti conosciuta come Scoglio d’Ulisse. Le prove per il concerto sono già iniziate!
Come dite? la notizia non è corretta?…E’ priva di fondamento?…
Verifica in corso…attendere prego…
Malanova! Aviti ragiuni.
Forse per via di questi improvvisi malitempi che nella matinata odierna ci hanno fatto tornare all’improvviso a un clima settembrinu, forse per via delle scure nuvulate che ci cumbogghiano sani, i me’ satelliti hannu avutu qualche problema di ricezione e hanno frainteso.
Non si trattava dei “The Rolling Stones”, i vecchi rockettari ‘ngrisi. No, a loro, di venire a Scilla, non ci passa mancu pi l’anticamira ru ciriveddhu!
Ad aver cominciato le prove sono invece i…rolling stones ru casteddhu!
Sì, i petri chi rricciolanu allegramente dalle pendici dell’antico maniero (ch’è bella st’espressioni, no?) dei Ruffo.
Beh, a dire il vero, il fenomeno non è ancora scuminciatu, ma la Capitaneria di Porto (che ha specifica competenza sull’area), ha pensato bene di tirar fuori dai cassetti la solita ordinanza destinata a creare scompiglio.
Vediamo allora di cercare di mettere nu pocu d’ordini.
E’ bene partire dalla situazione dei luoghi che, stando alla ordinanza n. 16/10 del 15 marzo scorso, è questa che vedete sotto:
in detta ordinanza si stabiliva:
1. d’intesa con il Comune, che il tratto di strada che costeggia la banchina “Ruffo di Calabria” trattandosi di strada che collega il centro urbano con il rione Chianalea fa è considerato parte della viabilità cittadina e pertanto sarà regolamentata  dall’amministrazione comunale;
2. CHE LA BANCHINA “RUFFO DI CALABRIA” DEL PORTO DI SCILLA, COME EVIDENZIATA NELL’ALLEGATA PLANIMETRIA, RIMANE INTERESSATA DA UN POTENZIALE FENOMENO DI CADUTA MASSI DAL RETROSTANTE COSTONE ROCCIOSO DENOMINATO “RUPE DI SCILLA”;
CHE LA ZONA E’ SEGNALATA E TRANSENNATA DA PARTE DEL COMUNE DI SCILLA.
Di conseguenza,  “lungo la banchina indicata” si vietava il transito e la sosta di persone e di veicoli. Sulla struttura [cioè sulla banchina -n.d.r.] è ammesso il transito pedonale solo lungo il ciglio di banchina per raggiungere o lasciare le unità all’ormeggio, ovvero quelle da alare/varare sugli scali ivi esistenti.

Quindi l’ordinanza della Capitaneria si limitava a intervenire solo ed esclusivamente sulla banchina, di propria competenza e non nella zona sottostante la rupe Ruffiana (cioè, ri Ruffu, non mi capisciti mali), che in base agli accordi intercorsi, doveva essere regolamentata dal Comune.
 L’ente civico, con un’ordinanza del Sindaco di ieri sera, stando a un articolo della Gazzetta del Sud di oggi, disponeva “la revoca del divieto di sosta lato castello”, “per manifestare la netta contrarietà all’ordinanza della Capitaneria”.
Delle due, l’una: o la capitaneria aveva esteso il divieto di sosta anche sulla fascia di strada che aveva accettato essere di competenza comunale, quindi contraddicendosi da sola; o il divieto di sosta sutta o’ casteddhu l’aveva messo il Comune e, per questo, l’ha levato subito dopo. MMah!?
Insomma, mentre Comune e Capitaneria giocano a “E se non fusti tu, cu fu?“, è indubbio che prevenire è meglio che…purtari ‘a ggenti ca testa spaccata o’ ‘spitali oppuru ‘i machini nto carrozzeri.
L’intento è indubbiamente meritorio, a salvaguardia dell’incolumità pubblica. Il problema, e ccà mpunta ‘u carru, è che questa salvaguardia viene attuata solo e soltanto in un ben determinato periodo, cioè quello estivo.
Ma pirchì, scusati, i rolling stones non sunnu patruni mi si mollunu ru casteddhu comu e quandu vonnu? Anzi, soprattutto d’inverno, in quelle iurnate chi acqua e ventu Diu ne penza?
Per caso, le autorità marittime e portuali hanno stipulato un segreto accordo ch’i rolling stones casteddifiri?
Oppuru,  nella stanza dei bottoni della Capitaneria hanno un telecomando cu ddu’ buttuni: petra po’ cadiri/petra non po’ cadiri?
Ci facessero sapere.
Pi diri veru, no, la storia ri  rolling stones scigghitani è vecchia quanto e più di quella dell’omonimo complesso inglese.
Anche in passato, infatti, si verificarono distacchi di materiale lapideo dal granitico simbolo della scigg hitanità nel mondo. Per fortuna, non ci sono andate di mezzo persone, ma solo cose.
Dopo la mareggiata del ’79-’80, che ha praticamete “levigato” la roccia con la ruvida, spettacolare carezza distruttrice delle sue ‘mbate, negli anni ’80 erano stati effettuati degli interventi di consolidamento, per mezzo di ‘gnizioni a base di cemento speciale. Causa mancanza di materia prima (soldi, non cemento), i lavori furono limitati solo a una parte.
Il resto rimase così comu ‘a natura l’aviva criatu e modificatu nel corso dei millenni.
In tempi più recenti, è cominciato il valzer delle ordinanze, che ha toccato il suo punto massimo -e di massima virgogna per la comunità scigghitana- proprio lo scorso anno, con l”annullamento della sagra del piscispata.
Proprio allo Scoglio d’Ulisse, ai primi d’agosto dello scorso anno, venne presentato il progetto Muse (unico evento di cui il rinnovato e tanto strombazzato Scoglio è stato testimone). 
In quella sede fu annunciato che era stato deliberato un contributo di circa 900.000 euro e rotti, per completare il consolidamento ru casteddhu.
Ora, il complesso iter progettuale all’esame della Regione Calabria è partito sulu chi, siccomu siamo in Calabria, da circa un anno a questa parte non si è pensato ad altro che alla campagna elettorale prima, alle elezioni poi e alla nomina di presidenti, vici-presidenti, assessori e segretari vari i quali non sulu sunnu completamente diversi dai precedenti -che hanno avviato il progetto- ma, purtroppo, sono degli adempimenti necessari affinché i farrugginosi (pirchì ormai si ‘rruggiaru) apparati burocratici funzionino a dovere.
Ma adesso che tutto è a posto dal punto di vista istituzionale, per evitare di continuare a dover assistere al gioco del “E se non fusti tu, cu fu?”, sarebbe appena appena il caso che si cercasse di velocizzare l’iter di approvazione del progetto e quindi la successiva cantierizzazione e realizzazione delle opere necessarie. Per questo, il Sindaco -sempre secondo quanto affermato alla Gazzetta- ha intenzione di incontrare Peppone, il Presidente calabro-riggitano.
Nel frattempo però, continuiamo a confidare nella fortuna e nell’aiuto dei santi. Senza voler essere irriguardosi nei confronti di nessuno, meno male che la via che conduce al porto sia stata dedicata a San Francesco da Paola e che, sutta ‘a galleria ru casteddhu, vi sia una statuetta della Madonna!
Il sindaco, nella sopra richiamata intervista ha dichiarato che “Negli ultimi otto anni non si è mai avuta una frana”. Bene, ma -corna facendu e ferru tuccandu- tutti sappiamo che esiste anche la legge dei grandi numeri. 
Beh, si tratta di probabilità, è veru. Più che altro, è roba da matematici, anzi da statistici. 
Pirciò, visto che geologi e protezioni civile non forniscono dati scientifici certi, Non sarebbe male che dopo le tesi di laurea in architettura, Chianalea divenisse il posto prediletto dai laureandi in scienze statistiche per sviluppare le loro tesi. Il titolo? “Il fenomeno rolling stones a Scilla”. Forse, grazie alla cruda realtà dei numeri, riusciremmo a capirci qualcosa di più!

*N.B.: chi volesse, può consultare direttamente gli atti cliccando qui


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