MalaPubblicità: la Littizzetto il TantumRosa e le intossicate della iolanda

YouTube – Littizzetto – TantumRosa.

..DONNE, non dite che non ci avevate pensato, che le parole di Luciana Littizzetto, in fondo, non fossero le vostre.

Vero, le pubblicità in media sono veramente monopartizan, forse perchè lo sono i pubblicitari, o forse perchè Ci credono, a noi consumatori, un po’ più rincitrulliti del reale.

Ma, sessismo a parte, che già è un bel problema (leggi qui http://www.ilcorpodelledonne.net/) e spiega molte delle genialate che troviamo ogni giorno sui giornali, questa volta è un problema di salute.. quella fisica si intende.

Perchè? Perchè il prodotto pubblicizzato nello spot criticato da Luciana, proprio perchè “fratello” di un colluttorio.. o magari perchè nello spot, di tutto si parla, meno che delle modalità di applicazione del rimedio proposto.. beh..

..che ci crediate o no, c’è tanta gente, che invece che “applicarlo localmente”.. lo BEVE!

dal Corriere di oggi:

Bevono per sbaglio lavanda vaginale, boom di intossicate. Sotto accusa lo spot

Lo spot tv avrebbe tratto in inganno le consumatrici.
E ora si pensa di cambiare il colore della confezione

la denuncia dei Centri antiveleni di Milano-Niguarda e Pavia

Bevono per sbaglio lavanda vaginale, boom di intossicate. Sotto accusa lo spot

Lo spot tv avrebbe tratto in inganno le consumatrici.
E ora si pensa di cambiare il colore della confezione

Lo spot del Tantum rosa
Lo spot del Tantum rosa

MILANO – Bevono lavanda vaginale per errore, a volte finendo al pronto soccorso. I Centri antiveleni italiani, tra cui quelli di Milano-Niguarda e Pavia, hanno avuto 50 segnalazioni in un mese, tra dicembre e gennaio. E le due strutture hanno deciso di sollevare la questione all’Agenzia italiana del farmaco, che si è messa subito al lavoro. A destare l’allarme il Tantum rosa, diventato farmaco da banco dopo un passato da Sop, medicinale senza obbligo di ricetta per cui non si può fare pubblicità. Sdoganato il bando, il Tantum rosa diventa protagonista di uno spot «che sembra aver tratto in inganno le consumatrici. Se prima di dicembre – fanno notare dal centro pavese – rilevavamo 0,5 casi al mese per uso errato accidentale, dopo l’arrivo dello spot sul piccolo schermo e la classificazione del medicinale come farmaco da banco l’incidenza è salita a ben 16 casi in un mese solo nel nostro centro». L’azienda produttrice corre ai ripari e modifica lo spot, sottolineando a più riprese «l’uso esterno» del medicinale. I casi a questo punto diminuiscono, stando ai dati forniti dal centro di Pavia, ma mantenendo comunque una media più alta rispetto al passato: 9 in 20 giorni, tra il 9 gennaio e il 29 gennaio 2010, contro i 16 casi registrati in precedenza dal Cav pavese. Comunque ben al di sopra dell’incidenza pre-spot di 0,5 al mese.

..avviso alle naviganti..

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..e non vi CALATI tutto quello che vi dice la pubblicità!