MalaLeggenda: il vero volto di San Rocco

 

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Il Santo patrono di Scilla è San Rocco.

Anzi, Scilla è stata la prima città dell’Arcidiocesi reggina a prestare il culto al Santo di Montpellier nel 1485, ma sembra che tale devozione non sia del tutto spontanea. Sarebbe stata infatti “importata” da Venezia durante i fiorenti traffici commerciali che gli scillesi di fine 1400 intrattenevano con la Repubblica di Venezia.

Al Santo, sono dedicate la chiesa e la piazza al centro del paese, ed in occasione della festa patronale, viene portata in processione una statua lignea… di cui però non si conosce veramente la storia.

Le notizie sulla sua realizzazione sono pertanto frammentarie, tramandate oralmente e di conseguenza non verificabili. Affondano le radici nella tradizione popolare, e sfiorano addirittura la leggenda. Proprio per questo sono ancora più affascinanti e degne di nota.

Si narra infatti che, molto molto tempo fa, una statua del santo fosse stata commissionata ai più bravi artisti dell’epoca. Ma nessuno degli artistoni chiamati a cimentarsi con una simile prova riuscisse a completare il lavoro. Alla fine desistevano tutti, non riuscendo a scolpire il volto della statua.

Fu allora che capitò da queste parti un pellegrino, il quale, saputa la cosa si offrì di finire la statua. Pretese però di essere chiuso in sagrestia con la statua incompleta, fin quando non avesse finito il lavoro.

Passarono i giorni, ma il pellegrino non dava segni di vita. Si decise allora di aprire la sagrestia per vedere a che punto fosse il lavoro, ma con sorpresa di tutti, si scoprì che la statua era stata completata, ma che il pellegrino era scomparso.

La situazione divenne ancora più incredibile, quando ci si accorse che il volto della statua del santo era identico a quello del pellegrino.

Da allora, si dice che sia venuto il Santo in persona per dare il vero volto alla propria statua.