DE GASSIBUS NATURALIS ET SCIGGHITANI TEMPORIS

dieselRudolf Diesel, brevettò nel 1893 un suo motore nel quale l’accensione, invece che determinata da una scintilla, veniva provocata aumentandone la pressione.

Per prima cosa Diesel dovette eliminare la benzina e passare a combustibili meno volatili e più facilmente accendibili come i distillati più pesanti del petrolio ( oggi chiamati gasolio ), gli oli vegetali ( compreso quello di oliva ) e, infine, la polvere di carbone.

Con la polvere di carbone, invece, Diesel impiegò in sistema pneumatico, una specie di pompa per bicicletta, che soffiava all’interno del cilindro una nuvola di carbone già finemente polverizzato.

Comprimendola fino a provocare, nell’aria, una temperatura ed un pressione tali da innestare la combustiione spontanea.

Rudolf Diesel non sapeva di avere inventato il motore che, in seguito, sarebbe diventato un campione di economia, grazie al suo elevato rapporto di compressione. Diesel non immaginava neppure che, dopo 107 anni dal suo brevetto, il diesel si sarebbe affermato in campo automobilistico al punto di poter effettuare il sorpasso sul motore a benzina.” [tratto da http://web.tiscalinet.it/acciarriparide/nascita_ed_invenzione_del_motore.htm]

Il Sig. Rudolf Diesel non sapeva e non immaginava tante cose. Figurarsi se si sarebbe mai passato pi l’anticamira ru ciriveddhu che il combustibile grazie al quale funziona il suo motore, sarebbe stato distribuito a Scilla ben 118 anni dopo! Fussi pi scigghitani, sarebbe morto poviru e pacciu.

Ma come insegna James Bond, mai dire mai. E a Scilla simu lenti, non ci piace andare di corsa come ci si è abituati altrove nei tempi moderni, ma i cosi i facimu.

Venerdi 4 Febbraio 2011 sarà una data da ricordare nella storia scigghitana. E’ stato infatti inaugurato ufficialmente il nuovo punto di distribuzione, impianto n° 8512 della Tamoil.

La fine di un’odissea cominciata più di tre anni or sono, risolta con non poche difficoltà e schiattafichiti dal nostro gestore ‘ndiginu scigghitanu, districatosi tra le mille e mille trappole burocratiche megghiu i Tarzan nella giungla e dopo aver ittatu sangu peggiu i Rambo nella foresta del Vietnam, sostenuto da una pacenzia da guinness dei primati e da una calabra testa di ‘ncunia da competizioni.

E così, ricordandosi evidentemente dei suoi studi latini, il nostro amicu gestori esclamò: “Habemus gasolium!”

Che emozioni! Per la prima volta, per fare il pieno alla macchina non ci si è dovuto sciroppare minimo 20 km.

A proposito di volta, il conte Alessandro Giuseppe Antonio Anastasio Gerolamo Umberto Volta, che –precisiamo a scanso di equivoci- non è l’amico messicano di Zagor ma è stato un insigne fisico-chimico-inventore italiano, aveva appena 32 anni quando scoprì il metano.

Da quel giorno son passati appena appena 233 anni (siamo giusto entrati nel 234°) ma nelle case scigghitane il prezioso gas u virimu… cu binoculu.

Sì, pirchì se vi ‘ffacciati a mari e vardati versu Favazzina, si vede l’impianto di distribuzione, dove approda il metanodotto che arriva dall’Africa.

capicollo-steccato-con-canne Da lì poi, una caterba di tubi si diparte attraverso il nostro territorio comunale, per raggiungere le case di tutti i centri a noi più vicini.

E nui? Rristamu a’ sciutta, ‘ncuddhuriati nte tubi. No, non com’ e satizzi ma peggiu i nu capicoddhu.

Dunque: per il diesel 118 anni; per il metano quasi il doppio. Siamo ancora in tempo: mancano ancora poco più di due anni. Nci ‘a putimu fari!