TERNA-COMUNE DI SCILLA: DI CHE CAVO….STIAMO PARLANDO?

Sorgente-Rizziconi Torniamo a parlare dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”. I lavori vanno avanti a ritmo sostenuto e su più fronti contemporaneamente .

Dopo aver completato i rilievi nella zona dell’approdo e le verifiche effettuate nel vallone “Favagreca” (sul quale, personalmente, conserviamo i dubbi espressi in passato), dove sarà realizzato il tunnel che porterà i cavi fino alla centrale di Melia, a Favazzina è iniziata la fase pienamente operativa e tecnicamente più complicata: l’interramento, con relative opere di protezione, del cavo dell’elettrodotto che collegherà la Sicilia al resto d’Italia.

Le operazioni di posa del cavo n° 6 hanno avuto inizio lo scorso Settembre, e come informa l’ordinanza della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria n° 109/11, la società Ship Management Ltd., su incarico della Prysmian, esecutrice dell’opera per conto di TERNA, avvalendosi della nave ARGO I e di un’unità d’appoggio, provvederà all’interramento del cavo e alle opere di protezione.

I lavori, iniziati lo scorso 22 Ottobre, dovrebbero durare fino al prossimo 20 Novembre, con operatività 24 ore su 24 mediante un sistema di aratro di fondo filoguidato, unitamente a un sistema di controllo mediante ROV di profondità, vale a dire un robot in grado di muoversi sott’acqua, pilotato dall’esterno.

Contemporaneamente, a Melia sono stati eseguiti i lavori all’interno della stessa centrale elettrica, con la realizzazione del nuovo muro esterno, che ha permesso di ampliare l’area della stessa centrale, oltre ad alcune nuove strutture di servizio per la nuova linea.

Da pochi giorni, sono partiti anche i sopralluoghi per l’immissione in possesso, da parte della TERNA, dei terreni interessati dal passaggio della linea principale.

Uno dei problemi è che per conferire con i tecnici della TERNA per qualsiasi domanda e/o precisazione, occorre rivolgersi direttamente alla loro sede di Napoli. Pare però che, nei prossimi giorni, il Comune darà alla TERNA la possibilità di usufruire di una sede presso il Comune, dove i cittadini interessati si potranno recare per chiedere informazioni in merito alle procedure espropriative in corso.

Ma c’è qualcosa qualcosa che non quadra.

Non è passato nemmeno un anno (era fine gennaio di quest’anno) da quando il vice sindaco del tempo, Francesco Bellantoni, annunciava sui giornali:

«Nella proposta iniziale la Terna voleva attraversare il territorio di Melia con elettrodotti aerei, ma grazie a un reciproco accordo abbiamo ottenuto che i cavi venissero interrati. I cavi provenienti da Rizziconi giungeranno per via aerea, per poi essere interrati, ripartendo da Melia, e raggiungere la Sicilia utilizzando la via sottomarina. È stata prevista anche una compensazione [€ 445.000]. Nell’ultimo incontro con i tecnici della Terna ho chiesto anche che venissero interrati i tralicci del pianoro di Melia, ottenendo così che alcuni cavi venissero dismessi e altri interrati».

La realtà invece sembra essere diversa. A dirlo sono gli stessi documenti della TERNA. Eccone un esempio:

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Quello riportato a sinistra (edificio in costruzione), è la centrale dalla quale partirà la nuova linea per Rizziconi. La linea verde è la traccia del cavo principale. Ai suoi fianchi, si notano due linee gialle, che indicano la fascia di rispetto (50 mt, 25 per ciascun lato). Con una linea viola sono invece indicat le linee elettriche che verranno dismesse.

Come si può vedere, con i numeri 1 e 2 (che abbiamo evidenziato con un cerchio rosso), sono indicati i tralicci della nuova linea e, per ognuno di essi, nel relativo atto d’esproprio è indicata anche la superficie.

Ci chiediamo: come mai, se la linea doveva essere interrata, viene prevista la realizzazione dei tralicci?

Se ci sono problemi tecnici che –vista la potenza elevata, 380 kV- impediscono l’interramento, che fine ha fatto l’accordo stipulato con il Comune di Scilla, di cui si è data notizia?

Le somme dovute dalla TERNA a titolo di compensazione, non saranno più erogate al Comune?

Sul sito ufficiale della società, tra i cantieri aperti è citato anche quello di Scilla. Nell’illustrazione del progetto, si parla solo di “circa 5 km in cavo terrestre” che non sono altro che il tunnel che da Favazzina dovrebbe arrivare alla centrale di Melia (lunghezza prevista 4,8 km, ma alla fine potrebbero essere di meno). Non si fa alcun cenno ad altri tratti di linea interrata.

Cavi interrati o no? e se no, qual è il motivo? Abbiamo capito male (anche se l’italiano è uno, per tutti) e stiamo parlando di due cose diverse?

Gradiremmo avere delle risposte.

[Pubblicato http://unonnu.blogspot.com]