Per cambiare dal “basso”

Petizioni: per cambiare dal “basso”.

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Giorni cruciali per L’Italia. Il povero Cavaliere dichiara in un accorato videomessaggio di essere profondamente rammaricato per l’esultanza dei suoi detrattori, essendosi dimesso non perché sconfitto ma per senso di responsabilità e di generosità nei confronti dell’Italia. Gesto, pertanto, incompreso. Le forze di destra si dicono profondamente turbate dagli “sciacalli” che indecentemente si sono permessi di gongolare nelle piazze per la fine di un governo che per anni non ha fatto altro che negare una crisi dilagante ed occuparsi dei guai giudiziari del suo Premier. Prende addirittura quota una tesi complottista secondo la quale Mario Monti rappresenterebbe, con l’ausilio del Capo dello Stato, il golpe delle grandi banche internazionali sulla Repubblica Italiana.

Facile lanciare giudizi sul comportamento della gente esausta ed esasperata dalla politica sempre più indecente, su persone che giorno dopo giorno fanno sforzi immani per riuscire ad arrivare alla fine del mese e che si sentono continuamente investire di sacrifici ulteriori da politici per i quali “sacrificio” rappresenta al massimo una canzone di Elton John. Difficile, invece, per questi politici “amareggiati” dalle lecite reazioni del popolo sovrano ricordare cosa accadde il 25 gennaio 2008, giorno della caduta del Governo Prodi, quando all’osteria Senato si festeggiò con spumante e mortadella dinanzi ad un’Italia disgustata dallo spessore politico ed umano dei suoi rappresentanti. Per chi non ricordasse quello scenario stomachevole basta guardare questo video.

Quanto a noi italiani credo sia giunta ora smetterla di farci trascinare in queste bagarre televisive e politiche, dovremmo finirla di essere complici di questi “signori” il cui gioco è solo quello di distrarre, con schiamazzi e lamentele, l’opinione pubblica dall’unica cosa sulla quale andrebbe realmente acceso un immenso riflettore: i costi della politica. Perché se la situazione economica è drammatica a 360 gradi, è anche vero che noi cittadini possiamo incidere molto poco nella risoluzione di problematiche dovute ad esempio al “signoraggio” o alla globalizzazione. Molto potremmo fare, invece, insistendo su una riforma che non solo darebbe respiro economico al Paese ma finirebbe anche per sanare gran parte del malcontento della popolazione verso la Politica e per limitare anche a tanti “affaristi” l’attrattiva delle poltrone.

Per questo motivo noi di Malanova.it vi invitiamo a sottoscrivere e divulgare le due importantissime petizioni online sotto indicate:

– la prima, finalizzata a dimezzare il numero dei Parlamentari ed eliminare il diritto all’indennità pensionistica dopo soli 35 mesi di attività Parlamentare;

– la seconda, a ridurre i loro stipendi.

Questo gesto è di certo molto più concreto che stare a guardare inermi avvicendamenti improbabili e discussioni politiche insensate. Proviamo a cambiare dal “basso”, visto che dall’”alto” c’è solo da stendere un velo, anzi, direi una colata di cemento.