MalaCrociera: Anche la MSC si “inchina” in sicurezza (?) davanti al Castello di Scilla – Aggiornato

19.01.2012 – Aggiornamento: Dopo la Foto, ecco anche il video (sempre by Polifemo Scilla) del passaggio della MSC Splendida al largo (ma mancu tantu) della Spiaggia e del Castello di Scilla.

 

 

msc splendida castello scilla

Foto by Polifemo Scilla

 

18.01.2012 – Aggiornamento: Anche a Forum si accosta il caso della COSTA CONCORDIA ai passaggi delle varie navi da crociera davanti alla Spiaggia ed al Castello di Scilla.

 

video by Tonino Lilikoi Sanfedele

 

Articolo originale del 17.01.2012 – MALACROCIERA by Malanova.it

..non crediamo ci sia ancora qualcuno che non sappia cos’è successo alla “COSTA CONCORDIA” al largo (ma mancu tantu) dell’Isola del Giglio.

Inutile ribadire, quanto tutto ciò sia tragico, doloroso.. e quanto mai.. EVITABILE!

Evitabile, sì.. perchè purtroppo non è stato “il caso”, “la sfortuna”, “il destino” o qualche malvagia divinità a metterci lo zampino, ma un banale, terribile, drammatico, assurdo, stupido.. errore “umano”.

Un errore che sarebbe meglio non si ripetesse MAI, e che non si sarebbe potuto commettere, se si fossero rispettate le distanze di sicurezza previste.

Le immagini della Costa Concordia che incrocia poco al largo dell’Isola del Giglio prima di incagliarsi, sicuramente hanno riportato alla memoria di tanti, i passaggi delle navi da crociera davanti alla Spiaggia di Scilla, per poi oltrepassare la rocca del Castello dei Ruffo, e virare a nord verso Napoli.

Una scena che si ripete non di rado in estate, ma non solo. Una scena che però, per chi conosce un po’ i fondali antistanti le “nostre” coste, non presenta affatto gli stessi rischi corsi dalla Costa Concordia. I “nostri” fondali infatti sono abbastanza profondi e non nascondono scogli affioranti, sempre che si resti a debita distanza dalla costa.

Come dimostra lo sventurato caso della Concordia però, non bisogna mai tirare la corda, tentare il passaggio sempre più “accostato” per “farsi vedere” e “far vedere”.. cosa volete che sia qualche decina di metri in più di margine, a fronte della sicurezza di tutti i passeggeri e degli altri utenti del mare (barchitti, pedalò, gommoni, subs, piscaturi), che ovviamente, incrociano sottocosta?!?!

Quindi, ben vengano, gli “inchini”, i “saluti”, gli abbracci e pure le strette di mano.. ma cerchiamo di evitare i Tête à Tête con la “rocca”..

 

Di seguito una fotosequenza di uno spettacolare passaggio della MSC Splendida.

..lo zoom schiaccia parecchio..

foto by Valentino Varbaro

..e per limitare la pesantezza delle inevitabili considerazioni legate all’evento, ecco una lettera scritta da un ragazzo dell’isola del Giglio, che ci espone un altro modo di vedere le cose, il suo..

UN AMICO VERO

Quando mi sono svegliato mia mamma era già in strada.

Io ero andato a letto presto perché il giorno dopo avevo l’interrogazione di scienze e poi al pomeriggio la partita di calcio contro il san vincenzo.

Mi sono svegliato perché ho sentito un sacco di gente che parlava per le strade e una sirena in lontananza.

Sono sceso e mio papà non era in salotto dove di solito si mette a guardare la televisione e mia mamma è entrata dicendomi che una nave stava affondando davanti all’isola.

Mi sono messo il giubbotto, sono uscito e sono andato al porto.

C’era una nave piegata appoggiata agli scogli. Era enorme e illuminata.

Tutta la gente era in strada, sembrava la festa del paese.

I pescatori hanno preso le barche e sono andati verso quella grande nave rotta.

La mamma era sconvolta e le persone intorno anche ma mi sembrava che tutti fossero soprattutto sorpresi da quella cosa, come se fosse una novità, una cosa che non si era mai vista qui all’isola del giglio.

Io ero felicissimo che c’era tutto quel trambusto e che la mamma non mi obbligava ad andare a dormire. Il papà è salito sul suo gommone con altri amici ed è andato pure lui verso la nave.

E dopo mezz’ora hanno cominciato ad arrivare le barche arancioni.

Erano piene di gente. Tutti noi gli andavamo incontro per dargli una mano a scendere. Erano spaventati e piangevano. Qualcuno era arrabbiato anche se non ho capito bene contro chi.

Era chiaro che arrivavano dalla nave rotta, ma solo quando il vigile del paese ha detto che erano dei naufraghi ho capito che era una cosa importante e triste.

Qualcuno ha cominciato a portare coperte, piumini e giubbotti al porto. Io sono corso a casa e ho preso tutto quello che poteva servire a delle persone che erano al freddo e non avevano niente da mettersi.

Quando sono tornato sul molo c’era un ammasso di salvagenti arancioni e l’isola si era svegliata.

Hanno aperto gli alberghi che erano tutti chiusi, il supermercatino ha aperto, e anche la farmacia e il negozio di vestiti in piazza hanno aperto.

Il prete ha detto di portare in naufraghi in chiesa e anche le scuole che non avevo mai visto aperte di notte erano tutte illuminate.

la mamma era insieme a 3 persone. Erano un signore, una signora e un bambino.

Li abbiamo fatti venire a casa nostra mentre i vicini accompagnavano un signore e una signora anziana a casa loro.

Manuel si chiama il bambino che ha dormito in camera con me stanotte.

È di torino e ha 3 anni più di me.

Fa la seconda superiore ed era in viaggio con i suoi genitori per fare un crociera

Abbiamo parlato tutta la notte perché lui era sveglissimo e io anche.

A un certo punto mi sono alzato per andare a prendere della nutella da mangiare anche se avevo paura che mia mamma mi sgridasse. Ma quando sono sceso lei e papà erano svegli e mi hanno abbracciato.

Con Manuel siamo diventati subito amici. Mi ha detto che gioca a calcio pure lui anche se è attaccante e io difensore. Mi ha detto di non fare il liceo classico che il greco è difficilissmo e che la juve è più forte di inter e milan quest’anno e vincerà lo scudetto.

Poi mi ha detto anche un segreto che non posso dire perché i segreti non si dicono soprattutto quando sono quelli degli amici veri come me è lui.

Quando ci siamo addormentati stava diventando chiaro.

Abbiamo dormito un’ora ma non eravamo stanchi.

Gli ho preparato io la colazione a lui e ai suoi.

Alla fine hanno preso il traghetto per livorno e ci siamo salutati ma abbiamo già deciso che andrò a trovarlo a torino e lui quest’estate verrà qui a trovarmi.

Alla fine anche se la nave è ancora rotta davanti al porto è stato bello perché ho un nuovo amico e sabato non sono andato a scuola.

Michele

pubblicata sulla pagina FB di Matteo Caccia io sono qui