RAFFAELE PIRIA, DA SC….ASAZZA

image Il cinema italiano è in crisi. Nonostante ci siano tanti giovani attori di indubbia bravura, pare che a mancare siano le idee. Ecco quindi che i film proposti di recenti sono tutti dei ‘sequel’, cioè delle “seconde puntate” di opere prime che hanno riscosso buon successo di pubblico.

Così, dopo “Maschi contro femmine” è uscito “Femmine contro maschi”, dopo “Benvenuti al Sud” è uscito “Benvenuti al Nord”, e potremmo continuare, ma ci fermiamo qui anche perché gli esempi storici non mancano (basta pensare alle saghe di Rocky,  o di Batman, per esempio).

Sul “set” cinematografico di Scilla, che o per predisposizione naturale o per destino è un vero e proprio “cinima i paisi”, di questi “secondi episodi” ne vediamo in continuazione.

Non è passato nemmeno un mese (era fine dicembre dello scorso anno) da quando si è tenuta la prima edizione del premio internazionale intitolato alla memoria e alla figura di Raffaele Piria. Ne avevamo già dato notizia in un post precedente che potrete leggere cliccando qui.

Nell’articolo, a prescindere dall’indiscutibile validità dell’iniziativa e lasciando da parte le considerazioni già fatte in merito ai premiati, si era voluto sottolineare che a quell’evento non aveva partecipato nessun rappresentante dell’amministrazione comunale, forse perché lo stesso è stato ideato e pensato anche da esponenti dell’attuale opposizione.

Ieri abbiamo assistito alla “rivincita”.

Al convegno Raffaele Piria e il Risorgimento Italiano‘, organizzato dal Comune di Scilla per ricordare la figura dello scienziato-patriota scillese e alla successiva cerimonia di inaugurazione dell’epigrafe marmorea rimessa a nuovo, non abbiamo visto rappresentanti dell’opposizione.

Non discutiamo certo il valore e la competenza dei relatori di quest’ultimo evento, né tanto meno l’idea (ottima) di costituire una fondazione che porti il nime del nostro illustre concittadino.

Ci limitiamo solo a prendere atto, con non poco fastidio, che in questo nostro benedetto paese non si riesce a fare una cosa insieme, tutti dalla stessa parte.

Ci chiediamo: sarebbe stato così difficile organizzare in un unico contesto e in una sola data sia il convegno che il premio internazionale?

Non crediamo, visto e considerato che i due eventi si sono tenuti separatamente a soli 20 giorni di distanza l’uno dall’altro e che, a dire il vero, l’epigrafe marmorea è rimasta nascosta dietro la bandiera per almeno 15 giorni, segno che era stata preparata con largo anticipo rispetto al convegno di ieri.

L’indubbio valore dei relatori intervenuti nelle due occasioni (il prof. Pietropaolo nella prima, il dott. Montemurro e i professori Focà e Burzomato nella seconda), avrebbe consentito ai partecipanti di avere più notizie e più fonti a confronto da cui attingere, riunite tutte in un unico contesto.

Invece no. Abbiamo fatto la “gara” –almeno questa è stata l’impressione che ne abbiamo ricavato- a chi fosse più “bravo”, ma in realtà abbiamo ricordato lo scienziato scillese un po’…. alla fra’ Antonino da Scasazza.

Ve lo ricordate il frate interpretato da Nino Frassica a ‘Quelli della notte’?

Illustrando la toponomastica del suo paese, precisava che c’era: la via Giuseppe Verdi per chi la percorre in un verso e la via Verdi Giuseppe per la percorre in senso opposto.

Ecco, è come se abbiamo ricordato prima Raffaele Piria ripercorrendo la sua storia da sinistra e  poi Piria Raffaele ripercorrendo la sua storia da destra!

Ricordato, sì, ma non certo onorato. Perché, lo ribadiamo, crediamo che Raffaele Piria sia patrimonio di tutti gli scillesi e non meriti di essere oggetto di giochetti da comica, degni di un varietà di seconda serata.