A SCILLA L’OSPEDALE C’E’! – MalaCronaca della manifestazione

"Il nostro ospedale non deve più' penare, il nostro ospedale deve funzionare. L'ospedale c'e'!"

Questo lo slogan che ha fatto da sottofondo al corteo partito dall’Ospedale “Scillesi d’America” e giunto in piazza San Rocco attraverso via Tripi, via Roma e via Raffaele Piria.

La giornata di domenica 18 Marzo 2012 è stata davvero una giornata storica per Scilla.

Il documento finale che potrete leggere di seguito, è stato presentato nella mattinata di lunedi, 19 Marzo, al protocollo del Comune e, subito dopo, consegnata nelle mani del Sindaco, che si è impegnato a farsi portavoce presso il governatore Scopelliti delle istanze ascoltate in piazza.

A BENEFICIO DEI TANTI SCILLESI LONTANI SOLO FISICAMENTE DALLA PIAZZA, E IN PARTICOLARE PER GLI SCILLESI D’AMERICA –che invitiamo a unirsi alla lotta, in questa pagina abbiamo ritenuto giusto e doveroso raccogliere le immagini della giornata, i testi degli interventi, il manifesto finale che ha riassunto le richieste del popolo scillese, gli articoli della stampa e le reazioni alla manifestazione.

 

 

I CARTELLI ALL’INGRESSO DELL’OSPEDALE

                  

 

 

 

 

 

 

 

 

IL CORTEO

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L’ARRIVO IN PIAZZA

 

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GLI INTERVENTI DELLE ASSOCIAZIONI SCILLESI

 

 

L'OSPEDALE DI SCILLA: UN DONO DA MERITARE

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L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO

LA SOVRANITÀ' APPARTIENE AL POPOLO CHE LA ESERCITA NELLE FORME DELLA COSTITUZIONE .

Il Consiglio Comunale Aperto del 26 Marzo 2011 fu il frutto di un Grido di allarme !!!

Il Gruppo " Futuro Donna " di Scilla rimetteva le proprie aspettative e quelle degli Scillesi nelle mani del Presidente della Regione Calabria On. Giuseppe Scopelliti nella certezza che EGLI sarebbe stato orgoglioso di Difendere Insieme a Noi il nostro Ospedale .

A Lui consegnammo fiduciose la volontà degli Scillesi, a Lui consegnammo 1150 ( millecentocinquanta ) firme di Scillesi.

E' passato un anno !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

A quelle firme oggi si sono aggiunte le firme di tutti gli scillesi !!!

OGGI 18 Marzo 2012

NOI non ne possiamo più di registrare il nulla di fatto da parte di chi dovrebbe essere garante di giustizia, equità e legalità .

Noi sappiamo che è giusto che il Nostro Ospedale sia e resti un OSPEDALE .

Noi siamo cittadini di questo mondo, di questa Nazione , di questa Regione e di questa Provincia e un ospedale ce lo abbiamo, anzi noi scillesi lo abbiamo costruito e lo abbiamo messo a disposizione della collettività intera !!!

Non abbiamo aspettato che altri lo costruissero, lo abbiamo costruito NOI !!!

NOI ve lo abbiamo dato !!!

NOI lo paghiamo con le tasse !!!

NOI votiamo VOI perché siate rappresentanti dell'interesse generale della gente!!!

NOI non capiamo e non capiremo MAI perché l'Ospedale di Scilla , invece di essere potenziato, migliorato e dotato di tutto quanto occorre per dare le migliori prestazioni mediche, sia oggetto di tanta preordinata declassificazione!!!

L'Ospedale di Scilla è un DONO degli Scillesi a tutto il Mondo !!!

Dobbiamo forse prendere atto che VOI NON ACCETTATE QUESTO DONO???

Un vecchio detto dice: CHI NON ACCETTA NON MERITA !!!

Se Voi non accettate, VOI NON MERITATE !!!

NOI siamo qui. il Nostro Ospedale è qui !!! Reclama Giustizia !!!

VOI dovete provvedere subito!!! perché VOI avete il compito di essere Giusti !!!

Non dovete più parlare di sigle incomprensibili e disdicevoli !!!

DOVETE PARLARE SOLO DI OSPEDALE ! ! !

E DOVETE ESSERE ORGOGLIOSI ED ANDARE FIERI DEL DONO

CHE GLI SCILLESI HANNO FATTO A TUTTI ! ! !

Signori ! La giustizia è rappresentata da una BILANCIA in EQUILIBRIO !!!

VOI DOVETE ESSERE GIUSTI !!!

Grazia Martello per il Gruppo FUTURO DONNA – SCILLA

 

PROSEGUIAMO UNITI NELL'OPPORCI ALLA RICONVERSIONE

In un intervento a braccio, Franco Santacroce -presidente della sezione MASCI di Scilla, ha ricordato la genesi dell'ospedale, costruito grazie al determinante contributo dei nostri emigrati in America; ha ribadito l'importanza sociale del presidio ospedaliero scillese nell'ambito di un territorio vasto che conta una popolazione numericamente consistente e ha invitato perciò tutti a proseguire insieme ed uniti nella lotta contro la riconversione dello “Scillesi d'America”.

 

L'IMPORTANZA STRATEGICA DI UNA STRUTTURA SANITARIA PER UN TERRITORIO TURISTICO

Buon pomeriggio, io rappresento l'associazione “Nuove sinergie”, un'associazione che oggi ha deciso alle varie associazioni di Scilla qui rappresentate, per dar voce a una questione che è di straordinaria rilevanza per il nostro paese ma anche per i territori limitrofi, quella dell'ospedale di Scilla.

Tante le motivazioni fino ad adesso manifestate dai vari rappresentanti qui presenti, motivazioni per le quali l'ospedale di Scilla non può essere definitivamente chiuso. Ma io vorrei soffermarmi su una questione che secondo me non è stata valutata dal governatore Scopelliti, cioè quella inerente l'utenza dell'ospedale nel periodo estivo, quando Scilla e l'intera Costa Viola sono praticamente invase dai turisti, quando le presenze si triplicano e quando la viabilità è messa a dura prova.

In quel periodo avere un ospedale a Scilla per molti casi rappresenta una questione di vita o di morte, raggiungere Reggio Calabria non rappresenta esclusivamente percorrere 23 km ma vuol

dire fare i conti con strade intasate, parcheggi che bloccano il passaggio di mezzi ingombranti (come possono essere le ambulanze) e non per ultimo le difficoltà della A3, che oltre ai lavori in corso, nel periodo estivo registra una grande affluenza di autovetture.

Pertanto anche noi dell'associazione chiediamo che venga rivista la questione dell'ospedale di Scilla.

Inoltre, è noto a tutti come già adesso l'ospedale Riuniti di Reggio non riesca a far fronte alle

numerose richieste di soccorso e/o ricovero per la carenza di posti letto rispetto alle effettive necessità, la chiusura dell'ospedale di Scilla non può che peggiorare la situazione.

Invece sarebbe opportuno potenziare l'ospedale di Scilla, renderlo più efficiente ed aumentare sia i posti letto che le prestazioni offerte.

Noi speriamo che questa manifestazione, alla quale seguirà un incontro con il governatore Scopelliti, possa far capire all'attuale compagine politica che è pur vero che occorre fare dei tagli a questa sanità calabrese messa ormai in ginocchio, ma che Scilla non può rientrare in questa operazione, sia per le motivazioni che sono già state espresse ma anche per la sua forte vocazione turistica.

Maria Teresa Bellantoni per l'Associazione “NUOVE SINERGIE”

 

LE CONTRADDIZIONI TECNICO-LEGALI DEI PROVVEDIMENTI DI RICONVERSIONE

ManifestazionePalcoFrancesco

I dubbi e la delusione per le promesse non mantenute, che avete ascoltato nelle parole di chi mi ha preceduto, non sono solo dettate dall'emotività legata alla genesi senz'altro atipica dell'Ospedale di Scilla.

Dubbi e delusione derivano in buona parte dalla lettura degli atti ufficiali che hanno portato, di fatto, allo svuotamento dello “Scillesi d'America”. Cercherò in breve di ripercorrerli, per capire perché siamo arrivati a questo punto.

I CONTI INESISTENTI

Obiettivo del Piano Sanitario è la riorganizzazione della rete ospedaliera in maniera tale da riportare in pareggio i conti, vale a dire quei bilanci delle Aziende ospedaliere calabresi che, in molti casi, si sono rivelati essere inesistenti!

Fino a oggi, non è stato ancora possibile ricostruire i bilanci delle nostre ASP perché mancano i documenti che comprovino le spese (in molti casi abnormi e sproporzionate) affrontate in questi anni!

A certificarlo sono gli atti della  Commissione parlamentare sugli errori e disavanzi sanitari, peraltro confermati dalla stessa ASP di Reggio Calabria -per quanto riguarda la nostra provincia.

E' una cosa vergognosa! E' come se un buon padre di famiglia non avesse controllato un estratto conto per verificare la disponibilità o meno delle risorse necessarie a sostenere quelle spese; è come se una buona madre di famiglia non avesse controllato lo scontrino dopo aver fatto la spesa al supermercato.

Chi di voi persone di buonsenso, non lo fa? Bene, coloro che hanno gestito le Aziende ospedaliere e coloro che avevano la responsabilità politica per controllarli, almeno nell'ultimo decennio non l'hanno fatto!

I NUMERI

Ironia della sorte, il dimensionamento della nuova rete ospedaliera parte da un numero.

Chi dei numeri si è fatto beffa, oggi si fa beffa dei cittadini nascondendosi dietro un numero: i posti-letto/1000 abitanti.

Nella prima stesura del Piano, erano 4/1000; nella versione successiva sono stati ridotti a 3,2/1000. Un taglio del 20% giustificato dal fatto che già il 15% dei calabresi va a curarsi fuori Regione. E' un dato consolidato negli ultimi anni e prendiamo atto amaramente che non si ha nessuna intenzione di farlo diminuire. Non si vuole che i calabresi si curino in Calabria. Siamo condannati a emigrare anche per guarire!

Il parametro -stabilito, è vero, dalla legge nazionale- è poco più di un coefficiente di scala, non tiene conto di come questi 1000 abitanti sono distribuiti sul territorio.

Se andiamo a verificare le previsioni secondo la densità di popolazione (cioè quante persone ci stanno su un km quadrato di territorio), per la provincia di Reggio Calabria l'offerta di posti-letto era inferiore del 31% secondo la prima stesura del Piano, ed è diventata perciò di poco più del 37% a seguito dell'ulteriore taglio nella seconda stesura. Per come è distribuita la popolazione nella nostra provincia, su 100 posti-letto necessari ne mancano 37.

LA PROPRIETA' -UN NODO DA SCIOGLIERE

In questo quadro si inserisce il destino dell'Ospedale di Scilla. Destino che è legato in primo luogo a un aspetto finora non affrontato: la sua proprietà.

La prima costruzione fu realizzata su un suolo che il Comune di Scilla donò al “Comitato pro-erigendo Ospedale” nel 1952. Tale parte di suolo e la struttura che vi è stata edificata sopra risultano ancora oggi di proprietà del suddetto Comitato.

L'area sulla quale sorge il nosocomio -successivamente ampliato- e quella di sua pertinenza, è stata quindi individuata negli strumenti urbanistici, dal 1979 fino a ora, come area destinata ad attrezzature ed impianti di interesse generale, ma l'esproprio, pur se previsto sulla carta, ancora oggi non risulta concretizzato, per via di un contenzioso legale tra il Comune e alcuni dei proprietari dei terreni espropriati.

Nel 1992, lo Stato ha riordinato la disciplina in materia sanitaria e la Regione, proceduto al censimento di tutto il patrimonio immobiliare delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, nel 2005 decretò il trasferimento all'ex ASL 11 di Reggio del fabbricato sede dello “Scillesi d'America”, dando per scontato che lo stesso facesse parte del patrimonio del Comune di Scilla.

Tra i beni acquisiti dall'ASL, vi erano anche: un terreno ubicato a trecento metri di distanza in linea d'aria rispetto all'ospedale e anche un tratto dell'attuale via Tripi!

Lo scorso 9 maggio finalmente, il Commissario Straordinario dell'Azienda reggina si accorge che nelle carte c'è qualcosa che non quadra (vivaddio!) e invia una nota al dipartimento regionale, chiedendo la revoca del decreto di rettifica poiché «la procedura espropriativa avviata per l'acquisizione delle aree interessate alle opere non si è mai conclusa formalmente con l'emissione dell'atto definitivo d'esproprio» e dichiarando che «solo per mero errore materiale si è data comunicazione della titolarità dei suoli citati rispetto ai quali, ad oggi, alcuna proprietà può essere trasferita all'Asp di Reggio Calabria».

Il decreto di revoca dei precedenti atti che avevano disposto l'acquisizione dello “Scillesi d'America” all'ASP reggina è stato pubblicato lo scorso 16 Settembre -cioé il giorno prima della visita a Scilla del Governatore Scopelliti.

Eppure, di questo la Regione sembra essersene dimenticata.

Infatti, nel Decreto con il quale Scilla viene individuato come sito per la realizzazione delle Case della Salute presso il C.A.P.T. che dovrebbe essere istituito entro la fine del mese, la Regione presuppone di essere proprietaria dello “Scillesi d'America”, smentendo perciò se stessa!

S'impone dunque una soluzione della “questione proprietà” che è di primaria importanza, in quanto la sua mancata precisa definizione potrebbe comportare l'illegittimità di tutti i provvedimenti attuativi previsti dal piano sanitario che riguardano l’ospedale di Scilla.

IL DESTINO DELL'OSPEDALE DI SCILLA

Dal Piano Sanitario Regionale del 2004 fino a oggi, per lo “Scillesi d'America” sono stati previsti sei cambi di denominazione -seppur con funzioni a volte similari- in sette anni. Insomma, quello che i nostri concittadini che negli anni '50 iniziarono a costruire lo “Scillesi d'America” avrebbero definito un continuo “spugghiari 'a cresia e vistiri 'a sacristia

Ma questo “spugghiari e vistiri” è indice di una sola cosa: la sostanziale incapacità a decidere, una volta per tutte, del destino del nostro ospedale.

Non un'incapacità materiale o intellettuale ma bensì dettata, in primo luogo, dalla mal celata consapevolezza degli organi decisionali che il Piano potrà pure rispettare i parametri di Legge, ma di fatto, lascia scoperta di servizi essenziali un'intera fascia di territorio con più di 50.000 abitanti.

Vi è perciò l'indifferibile necessità di trovare una soluzione a questo deficit di offerta sanitaria. Quale?

In una recente sentenza del TAR di Reggio Calabria (n. 24/2012 del 11.01.2012), con la quale è stata annullata la soppressione di cinque postazioni di guardia medica nella Piana di Gioia Tauro, i giudici scrivono: <<La razionalizzazione del servizio di continuità assistenziale non può, evidentemente, passare solo attraverso un calcolo numerico …ma… attraverso un’attenta valutazione, da parte della Regione, oltre che delle ragioni di spesa pubblica, delle caratteristiche orogeografiche, abitative e organizzative del territorio.>>

Se questo principio è stato riconosciuto valido per le guardie mediche, la logica vorrebbe che esso valga, a maggior ragione, per le strutture ospedaliere. E alcuni atti posti in essere dal governatore Scopelliti vanno -sia pur indirettamente- in questa direzione.

Mi riferisco in particolare al Decreto (n. 105/2011) che ha permesso di mantenere il Presidio Ospedaliero "Santa Barbara" di Rogliano nell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, compresi il numero dei posti letto normalizzati (51) e il personale in esso operante.

Il provvedimento, secondo quanto dichiarato dal governatore Scopelliti agli organi di stampa, è <<l’unico atto esistente in tema di accorpamenti di strutture ospedaliere >> e che perciò è da escludere l'esistenza di <<una chiara volontà rivolta a penalizzare la sanità cosentina a vantaggio di altre realtà come quella di Reggio Calabria>> .

E' chiaro che Scopelliti ha fatto una scelta politica e la giustificazione di questa scelta è stata quella di aver voluto evitare di essere accusato di campanilismo dai cosentini.

Vorrei dire al governatore che nel campo della sanità non possono e non devono esistere campanili: la vita di un malato di Rogliano vale tanto quanto quella di un malato di Scilla!

Perché ho voluto richiamare la situazione di Rogliano? Per due motivi: perché, molto simile per ampiezza di territorio e distribuzione di popolazione, come Scilla era stato originariamente riclassificato come 'ospedale territoriale'; perché la Commissione parlamentare sugli errori e disavanzi sanitari, nelle sue conclusioni scrive: «La commissione ha sempre espresso l'orientamento unanime a considerare prioritaria, nell'invarianza dei costi, l'attenzione per la tutela del diritto alla salute dei cittadini, e quindi a finalizzare gli interventi del Piano di rientro, oltre che al doveroso recupero del disavanzo e al contenimento delle spese, anche al migliore utilizzo possibile delle strutture sanitarie esistenti. In questo senso la Commissione prende atto che è stato richiesto di valutare l'effettiva esigenza della chiusura di ospedali quali quelli di Scilla e Rogliano, …Tale scelta è di esclusiva competenza della Regione Calabria».

Davanti a un organismo terzo, di livello nazionale, che in qualche modo accomuna i destini di realtà simili per caratteristiche territoriali che la stessa giurisprudenza indica come elementi di cui si debba tener conto, oggi Scilla si ritrova con una struttura esistente azzerata nei posti-letto e nelle sue funzioni ospedaliere e declassata a Centro di Assistenza Primaria Territoriale!

Proprio ieri, a Genova, si è svolta la 17/a Giornata della Memoria delle vittime delle mafie e dell'Impegno promossa da Libera.

Lungi da me l'essere catastrofista  o il voler fare “terrorismo psicologico”, ma negare l'evidente necessità di continuare a garantire all'Ospedale di Scilla la sua funzione ospedaliera, (sulla falsariga di quanto già fatto per Rogliano), significa correre il rischio concreto di dover contare altre vittime, non della mala ma della malasanità calabrese.

Saremo “costretti” a ricordarli con un'altra giornata della memoria?

Lo scorso settembre, Scopelliti disse «L’ospedale di Scilla diventerà un presidio strategico, sia per i residenti che per i turisti, non appena realizzeremo 16 postazioni specialistiche»

No, governatore. L'Ospedale di Scilla  non deve diventarlo, è stato da sempre strategico per il buon funzionamento della sanità reggina e l'ha dimostrato negli anni. Aspettando che le sue promesse diventino realtà, oggi non lo è più.

Un detto scillese dice che, in ogni cosa, “'na generazioni faci, una manteni, 'n'atra sfaci”. I nostri nonni hanno pensato e fatto l'ospedale, i nostri padri -bene o male- l'hanno mantenuto, la nostra generazione corre il serio rischio di essere ricordata come quella che l'ospedale lo ha disfatto!

Da questa giornata vogliamo che nasca l'impegno concreto, affinché sia scongiurato questo pericolo.

Chi è chiamato a valutare l'effettiva esigenza della sua chiusura, sappia che non è per una questione di campanile, ci sono ancora tutte le possibilità tecnico-giuridiche perché ciò non accada.

E sappia che per noi scillesi e per i cittadini del comprensorio che gravita attorno allo “Scillesi d'America” vi è una sola esigenza: che l'ospedale di Scilla resti ospedale!

Francesco Rocco Picone per il PRESIDIO LIBERA –SCILLA

 

 

INSENSATEZZA E IRRAZIONALITA' DEI TAGLI PREVISTI DAL PIANO DI RIENTRO

ManifestazionePalco5

Punto di partenza di questa avventura sanitaria è costituito dal fatto che anche la Regione Calabria, come altre regioni, versava e versa in forte squilibrio economico.

Era dunque necessario provvedere a riorganizzazione il SSR.

Per cui menti eccelse hanno studiato un Piano di rientro per conseguire l’obiettivo dell’equilibrio economico.

Il Piano di rientro è stato approvato con delibera di G.R. n. 145 del 16.12.2009

Responsabile dell’attuazione del Piano è il Presidente della Regione Calabria, nella Sua funzione di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di Rientro

Il nostro interlocutore è dunque il Governatore Scopelliti.

In sintesi e senza entrare nel tecnicismo Cosa è stato deciso?

È stata riorganizzata la rete ospedaliera nel seguente modo:

in Calabria ci saranno:

3 grandi Ospedali, cosiddetti Hub, 1 a Cosenza, uno a Catanzaro ed uno a Reggio Calabria.

Per quanto riguarda l’area Sud, ossia la nostra area territoriale è previsto poi che vi saranno:

2 Ospedali Spoke, quello di Polistena e quello di Locri Melito

E 2 Ospedali generali: Melito Porto Salvo e quello di Gioia.

Dobbiamo chiederci: È approvabile tale riorganizzazione? Risponde effettivamente ai bisogni di noi cittadini? Al punto tale che è possibile fare a meno dell’Ospedale di Scilla? È superfluo o necessario?

DEVONO RISPONDERE A QUESTA DOMANDA: Dove sono finiti i posti letti per acuti che sono venuti meno a seguito della chiusura dei 5 Presidi dell’area Sud già dismessi o da riconvertire entro il 31.03.2012?, ossia Scilla, Taurianova, Oppido Mamertina, palmi e Siderno?

Sono stati aumentati in altri Ospedali? Non ci risulta.

È dunque evidente che L’offerta sanitaria proposta non copre il fabbisogno reale di assistenza dell’area Sud della Regione Calabria. Il riordino della rete ospedaliera non costituisce un rafforzamento dell’offerta pubblica.

E allora senza paura di essere smentiti non siamo sicuri che sia giusto, doveroso per garantire una sanità efficiente e giusta che L’Ospedale di Scilla deve restare con funzioni di ospedale

Ci opponiamo con forza alla sua riconversione in CAPT- Casa della Salute.

Il Nostro territorio ha bisogno di servizio Ospedalieri e non di centri di accoglienza primari, di casa della salute, di ambulatori……

E allora la ns proposta non ostacola ma anzi rafforza i presupposti individuati dal piano di rientro

Scilla venga accorpata all’Azienda BMM di RC, in modo che sia un’unica azienda articolata in 2 stabilimenti, magari con discipline diverse nei due stabilimenti, in modo da offrire servizi efficienti (e non gli stessi servizi, meno efficaci) nei due stabilimenti, rispettando in pieno gli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità.

È arrivato il momento di farci sentire, oggi è il momento di dissentire e non domani quando non sarà più possibile tornare indietro.

Perché dobbiamo farci sentire noi cittadini? Per questo non ci sono i nostri rappresentanti politici?

Beh, lasciatemelo dire i politici locali, i Sindaci del Comprensorio dell’Area Dello Stretto, non mi sembra abbiano promosso alcuna iniziativa, proposte concrete per contrastare la chiusura dell’Ospedale Scillesi d’America che per decenni ha servito i cittadini di tutti i paesi che Voi Sindaci amministrate e che meritavano una considerazione maggiore.

C’è chi è rimasto inerte e chi invece ha deciso di affidarsi alle scelte del Governatore, che si sono rivelate dannose per noi.

Uso questa parola “affidarsi” perché quando a settembre il Presidente Scopelliti ha partecipato all’incontro c/o l’Ospedale di Scilla il nostro Sindaco ha detto “Presidente Noi ci affidiamo a Lei”.

Ebbene, lo ripeto, i fatti, il percorso intrapreso da Scopelliti e che sta proseguendo tutt’oggi non rappresenta un bene per noi cittadini dell’Area Dello Stretto. È dunque finito il momento di affidarci ai politici e basta,di rassegnarci, di lasciare che il nostro destino sia deciso dai politici senza neanche farci sentire. Stiamo parlando della nostra salute, dei nostri figli, di noi tutti. Lottiamo per pretendere livelli accettabili di assistenza. Consci che possiamo anche fallire, ma almeno avremo lottato ed il nostro dissenso peserà .

È per questo che questa sera chiediamo al nostro Sindaco di stare al fianco di Noi cittadini, dando forza alla nostra proposta, che peraltro nella seduta dell’ultimo Consiglio Comunale è stata votata all’unanimità, consapevoli che la nostra proposta, che questa sera abbiamo voluto pubblicamente gridare al Governatore Scopelliti, riceverà adeguata attenzione se a farsi portavoce di essa, ci sarà il Primo cittadino di Scilla.

 

Maria Gattuso per l’ASSOCIAZIONE CULTURALE SCILLA

 

 

 

 

IL DOCUMENTO FINALE

LE ASSOCIAZIONI PRO OSPEDALE “SCILLESI D'AMERICA”

PRESO ATTO

  1. CHE ENTRO IL 31 MARZO PROSSIMO LA REGIONE CALABRIA PROCEDERA' ALLA DEFINITIVA RICONVERSIONE DELL'ATTUALE PRESIDIO OSPEDALIERO DI SCILLA IN C.A.P.T., CON CONSEGUENTE DISMISSIONE DEI POCHI SERVIZI OSPEDALIERI ATTUALMENTE ESISTENTI;

  2. CHE FINORA GRAN PARTE DELLE PROMESSE ANNUNCIATE DAL GOVERNATORE SCOPELLITI NELL'INCONTRO TENUTOSI A SCILLA NEL SETTEMBRE 2011, SONO STATE DISATTESE;

  3. CHE L'INESISTENZA IN ATTO DI SERVIZI OSPEDALIERI E AMBULATORIALI, COMPORTA CHE IL PRESIDIO OSPEDALIERO DI SCILLA E' GIA' SOSTANZIALMENTE INATTIVO;

  4. CHE L'ATTUALE POLITICA SANITARIA REGIONALE E' ILLOGICA E IRRAZIONALE, TENUTO CONTO DELL'ALTO RISCHIO A CUI SI ESPONE L'UTENZA DELL'AREA DELLO STRETTO, POICHE' L'OFFERTA SANITARIA PREVISTA NON SODDISFA IL REALE FABBISOGNO SANITARIO;

  5. CHE L'OSPEDALE DI SCILLA ERA UNA DELLE POCHE STRUTTURE SANITARIE CALABRESI CHE DAL PUNTO DI VISTA GESTIONALE E DI BILANCIO ERA IN ATTIVO, SENZA PERALTRO GRAVARE SUI COSTI DELL'AZIENDA PER CASI DI MALASANITA';

  6. CHE NEL RECENTE BIENNIO 2008-2009, LA REGIONE CALABRIA HA EFFETTUATO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE NEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI SCILLA PER ADEGUARE, TRA L'ALTRO, LE SALE OPERATORIE CHE, A DETTA DEGLI STESSI OPERATORI SANITARI, SONO STRUTTURE D'ECCELLENZA.

PER QUANTO SOPRA CONSIDERATO, LE ASSOCIAZIONI E LA POPOLAZIONE DI SCILLA, UNITAMENTE A QUELLA DEL COMPRENSORIO DELL'AREA DELLO STRETTO, INTENDONO CONTRASTARE TALE DERIVA SANITARIA,

PROPONGONO

  • CHE VENGA ELIMINATO OGNI DUBBIO SULLA PROPRIETA' DELLA STRUTTURA DELLO “SCILLESI D'AMERICA” E DELL'AREA AD ESSO ANNESSA, ONDE EVITARE CHE TUTTI I PROVVEDIMENTI ATTUATIVI PREVISTI DAL PIANO SANITARIO CHE RIGUARDANO L’OSPEDALE DI SCILLA SIANO VIZIATI PER INCOMPETENZA E ILLEGITTIMITA';

  • CHE NEL RISPETTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE ESISTENTE, VENGA APPORTATA UN'ULTERIORE MODIFICA AL PIANO SANITARIO REGIONALE, PREVEDENDO CHE L'OSPEDALE DI SCILLA MANTENGA LE FUNZIONI OSPEDALIERE, MEDIANTE L'ACCORPAMENTO ALL'AZIENDA “BIANCHI-MELACRINO-MORELLI” DI REGGIO CALABRIA, CERTI CHE TALE SCELTA POSSA COSTITUIRE UN EFFICACE STRUMENTO DI RISPARMIO DELLA SPESA SANITARIA E DI CONCORRENZA AI SERVIZI OFFERTI DALLE STRUTTURE PRIVATE.

  • CHE LE DECISIONI ASSUNTE DALLE ISTITUZIONI PREPOSTE SIANO PARTECIPATE IN MANIERA DIRETTA E SENZA FILTRI AI CITTADINI.

CHIEDONO

FORMALE ED IMMEDIATO INCONTRO CON IL GOVERNATORE SCOPELLITI, PER CHIARIRE DEFINITIVAMENTE LE SORTI DELL'OSPEDALE “SCILLESI D'AMERICA”

SCILLA, 18 MARZO 2012

FIRMEDOCUMENTOPROOSPEDALE18_3_2012

 

 

 

ENGLISH VERSION –HELP US TO SPREAD THE NEWS! SEND US YOUR COMMENTS

THE ASSOCIATIONS PRO HOSPITAL "SCILLESI D'AMERICA"

TAKING NOTE

1. THAT BY THE 31 MARCH 2012 CALABRIA REGION WILL PROCEED TO THE FINAL CONVERSION OF THE CURRENT SCILLA'S HOSPITAL IN C.A.P.T. [

PRIMARY LOCAL ASSISTANCE CENTER], WITH RESULT OF A DISPOSAL OF THE FEW SERVICES CURRENTLY EXISTING IN THE HOSPITAL;
2. THAT UNTIL THIS MOMENT MOST OF THE PROMISES MADE BY THE GOVERNOR OF CALABRIA DURING THE MEETING HELD IN SCILLA IN SEPTEMBER 2011, WERE REJECTED;
3. THAT THE ABSENCE OF HOSPITAL AND OUTPATIENT’S SERVICES, MAKES SCILLA'S HOSPITAL FOR MOST PART ALREADY INACTIVE;
4. THAT THE CURRENT REGIONAL HEALTH POLICY IS ILLOGICAL AND IRRATIONAL, DUE TO THE HIGH RISK USERS OF THE STRAIT AREA GET EXPOSED AS HEALTH CARE PLAN DOES NOT MEET THE ACTUAL HEALTH NEEDS;
5. THAT SCILLA'S HOSPITAL WAS ONE OF THE FEW HEALTHCARE CENTERS IN CALABRIA THAT WAS ACTIVE, IN TERMS OF MANAGEMENT AND BUDGET, WITHOUT BEING A BURDEN FOR THE COSTS BY HEALTH BOARD DUE TO BAD PRACTICES;
6. THAT IN THE PERIOD OF 2008-2009, CALABRIA REGION CARRIED OUT THE REFURBISHMENT OF SCILLA'S HOSPITAL TO ADJUST, AMONG OTHER THINGS, THE OPERATING ROOMS, WHICH ARE CONSIDERED EXCELLENT STRUCTURES BY HEALTCARE OPERATORS.
WITH ALL ABOVE CONSIDERED, THE ASSOCIATIONS AND POPULATION OF SCILLA, TOGETHER WITH PEOPLE FROM THE STRAIT AREA, ARE PREPARED TO FIGHT THIS DECISION AND

PROPOSE

– THAT ANY DOUBT ON THE PROPERTIES’S STRUCTURE AND THE SURROUNDING AREAS OF "SCILLESI D'AMERICA" IS TO BE REMOVED, IN ORDER TO AVOID THAT ANY IMPLEMENTING MEASURE MADE IN REGARDS OF SCILLA’S HOSPITAL BY THE REGIONAL HEALTH PLAN OR RELATED OFFICES MAY RESULT INACTIVE BECAUSE OF INCOMPETENCE AND ILLEGITIMACY;
– THAT IS MADE FURTHER AMENDMENT TO REGIONAL HEALTH PLAN, IN RESPECT OF THE EXISTING LEGISLATION, TO PROVIDE SCILLA'S HOSPITAL TO KEEP ITS HOSPITAL FUNCTIONS, BY EMBEDDING IT TO REGGIO CALABRIA'S "WHITE-MELACRINO-MORELLI" BOARD, CERTENLY THIS CHOICE COULD BE AN EFFECTIVE TOOL TO LOWER THE EXPENSES AND THE MARKET COMPETITION OF OTHER HEALTH SERVICES OFFERED BY PRIVATE FACILITIES.
-THAT ALL THE DECISIONS MADE BY THE INSTITUTIONS ARE TO BE AVAILABLE TO ALL CITIZENS IN A DIRECT WAY AND WITHOUT ANY FILTERS .

ASK

A FORMAL AND IMMEDIATE MEETING WITH THE GOVERNOR OF CALABRIA REGION, TO FINALLY CLARIFY THE FATE OF THE HOSPITAL "SCILLESI D'AMERICA"
Scilla, March 18, 2012

 

IL GESTO SIMBOLICO

schede elettorali

 

ARTICOLI E REAZIONI ALLA MANIFESTAZIONE

Scilla scende in piazza contro la riconversione dell'ospedale –Corriere della Calabria

L'appello dalla piazza: lo "Scillesi d'America" deve restare ospedale –Gazzetta del Sud

L’articolo de “Il Quotidiano della Calabria”

L’articolo de “Il Quotidiano della Calabria” manifestazione ospedale scilla

Gli articoli di “Calabria Ora”

CalabriaOra_LOSCILLESINONSITOCCA_19_3_2012

CalabraiOra_SCILLANONMOLLA19_3_2012

A difesa dell’ospedale. Scilla si mobilita per lo “Scillesi d’America” – RTV, tg del 19.3.2012 ore 14
[titoli e servizio da 5:38 a 8:09]

19-03-2012 – Fedele su manifestazione Scilla

22-03-2012 –Il Comune di Villa San Giovanni ha approvato all’unanimità il documento delle associazioni

19-03-2012 - Fedele su manifestazione Scilla

Si ringraziano le associazioni per aver fornito i testi degli interventi e il documento finale.

Foto di: Vittoria Nuri e www.malanova.it

Traduzione in inglese del documento finale a cura di www.malanova.it – sede di New York