MalaRecensione: La collina del vento di Carmine Abate vince il Campiello 2012

 

Quando la Calabria sfida anche i venti più contrari e vince…

 

 

E lo sapevo che "La collina del vento" avrebbe fatto tanta meritatissima strada.

Quella famiglia dell’alto crotonese, che resiste strenuamente da oltre un secolo ai soprusi ed alle intimidazioni dapprima dei latifondisti locali, poi dei podestà fascisti, poi ancora della ‘ndrangheta, per arrivare ai “signori del vento” disseminatori di pale eoliche, è il simbolo dell’unione e della forza che solo noi calabresi siamo in grado di tirare fuori quando alberga in noi quell’attaccamento ad una sana identità che vogliono a tutti i costi intaccare o usurparci. 

Onore ai meriti del calabrese Carmine Abate (Carfizzi, KR), vincitore del premio Campiello 2012, che con questo splendido libro ha narrato la famiglia come le fondamenta della casa stabile, le radici della pianta rigogliosa, la sorgente del fiume pulito. 

Ma chi è questo nostro conterraneo che ci rende oggi tanto orgogliosi? Non lo conosco personalmente (purtroppo!) ma conosco perfettamente il contesto da cui proviene, i luoghi che narra e le problematiche che affronta. Infanzia trascorsa a Carfizzi (piccolo comune del distretto arbereshe crotonese), figlio di persone umili e perbene, una laurea in lettere conseguita con sacrifici all’università di Bari ed il trasferimento obbligato in Germania, dove la famiglia era emigrata alla ricerca di fortuna e lavoro. Ad Amburgo Carmine non si dà per vinto, anzi, inizia ad insegnare in una scuola per immigrati ed a pubblicare i suoi primi racconti, frutto di una esperienza diretta con la Germania razzista e pertanto finalizzati a rigettare l’odio e l’incomunicabilità infondata tra gli uomini.

Abate è anche autore con il musicista Cataldo Perri dello spettacolo teatrale Vivere per addizione nelle terre d'andata, anche questo un lavoro frutto dell’esperienza diretta dell’emigrazione, fondato sul concetto della convivenza possibile, appunto della “vita per addizione” in più luoghi quello dell’origine e quello dell’arrivo.

 

Grazie Carmine, sono le persone come te, come il tuo è il volto della Calabria che ci inorgoglisce e che dobbiamo difendere.

 

info: http://www.carmineabate.net/collina.htm