NELLA NOTTE DI SAN LORENZO REGGINA, BRILLA LA STELLA DI MAD SIMON & THE SYNDROME BAND

Prima la storia e poi il detto popolare hanno dimostrato e certificato che “Rriggiu non vindiu mai granu”.

Ma è altrettanto sicuro che, inveci, per quanto riguarda la buona musica, Reggio e la sua provincia sono un veru puzzu di talenti!

Ora che Luglio volge quasi al termine e Agosto sta per arrivare, le stelle si stanno già preparando per cadere ed esaudire (almeno così dice la leggenda) i desideri espressi.

Ma c’è chi non ha voluto aspettare la data tradizionale del 10 agosto ed ha anticipato tutto, esaudendo così il proprio desiderio di mettere in musica i pensieri di una notte.

Nasce così “La notte di San Lorenzo”, il primo singolo di Mad  Simon & The Syndrome Band. Di cosa si tratta ce lo spiega direttamente il comunicato stampa che abbiamo ricevuto:

 

E’ un nuovo e rivoluzionario progetto musicale targato Reggio Calabria che fa proprie le sonorità più diverse, in un viaggio tra rap, reggae, funk, soul, rock, afrobeat e pop. La canzone è stata prodotta e  registrata  da  Maurizio  Albanese al  Real  Fat  Studio  di  Reggio  Calabria,  è  scaricabile gratuitamente  dal  sito  www.madsimon.it ed  è  accompagnato  da  un  videoclip affidato  alla produzione della Argot film per la regia di Nanni Musiqo.

Il singolo anticipa l’uscita dell’album del nuovo progetto fusion. Il prodotto è attualmente in lavorazione e uscirà nei prossimi mesi.
«Ormai la musica non si vende più. Per evitare che venga scaricata a bassa qualità su YouTube, meglio l’alta qualità, direttamente dal mio sito». Mad Simon, al secolo Simone Squillace, spiega così la scelta di pubblicare on line il nuovo singolo,  “La notte di San Lorenzo”, disponibile per il download gratuito dal 15 luglio 2013. È sufficiente iscriversi alla newsletter di www.madsimon.it.
Nato in collaborazione con la Syndrome Band, il singolo è un’anticipazione dell’album.
Il brano rappresenta una sorta di punto di arrivo e di partenza del percorso musicale di Mad Simon.  Tutti  i  membri  dei  Kalafro,  radici  di  cui  Simone  ancora  si  alimenta,  stanno  seguendo percorsi solisti: sono “sparsi” per l’Italia, «perché di musica si vive, ma con l’arte non si mangia». In questa  frase  di  Mad  Simon  è  riassunta  l’essenza  del  brano,  che  è  una  critica  rabbiosa,  e  al contempo una serenata struggente alla musica.
«Ritornavo da un concerto» racconta Simone «in quello stato di grazia, di soddisfazione, di pace con me stesso e con il mondo che solo il suonare sa darmi. Erano le quattro del mattino. Ero io.
Solo io, con i miei pensieri, il mio viaggio in macchina verso casa. Due ore, poi sarei tornato alla quotidianità. Alle sei ricominciava il lavoro. Ho iniziato a canticchiare. È nato il brano, che poi ha preso corpo, in una notte come tutte le altre, ma diversa dalle altre: la notte dei desideri, “La notte di San Lorenzo
”».
Un sound raffinato, morbido, ti scivola dentro. Ti lasci avvolgere dalla chiave soul e funk, che pur mantiene lo stile rap e reggae di Mad Simon. Una commistione di generi, mix di soul, reggae, funk, che diventa una vera e propria unione tra generi, una black music che nasce dalle tante prove di tanti musicisti (Simone Squillace, Voce – Sax; Ivana Pellicanò, Voce; Raffaele Bova, Voce – Chitarra; Dario  Zema,  Percussioni;  Pasquale  Campolo,  Hammond  –  Rhodes;  Claudio  Bruno,  Chitarra; Emanuele Triglia, Basso; Fabio Listo, Batteria)  che hanno diversi percorsi. Raffinata e leggera, la lasci entrare sentendola dolce. Ma quando è dentro ti stringe, ne avverti il retrogusto amaro.
E allora capisci la profondità del viaggio sulla Fiat Giungla 600 (vecchia vent’anni in più del suo proprietario, Simone) che fa da filo conduttore del videoclip, prodotto da Argotfilm (regia Nanni Musiqo Ragusa, assistente regia Maurizio Albanese, montaggio Elio Ragusa), in quella “notte come tante”, “in testa desideri che non ho mai espresso e non ho mai esaudito” . Allora sei anche tu “polvere in mezzo al vento”,anche tu vedi “il film della mia vita senza titolo sopra la copertina, e conta poco se regista o primo attore, dovrei esserne l’autore, senza timore di cambiare trama e di cambiare ancora”. Senti “la tosse di chi soffoca perché si sente vivo” e capisci davvero, come non l’hai mai capito prima così chiaramente, perché  “anche il cielo ora lacrima”.
Questa notte è solo un altro nodo in gola, tacchi e suola, è già l’aurora, tra un’ora si lavora” scrive e canta Mad Simon. Quello che non scrive è che quel nodo in gola non è solo suo. È un nodo che si moltiplica all’infinito, e prende sempre più giovani cui è stata tolta anche la speranza di desiderare qualcosa. Sua è la grande capacità di trasformare in note ed emozioni l’incapacità di accettare questa realtà. Suo è il modo lieve di soffocare l’urlo di rabbia e trasformarlo in una carezza fatta di sound.

Chi è Mad Simon:
Simone Squillace, in arte Mad Simon, è un artista reggino. Ha iniziato la sua avventura musicale come percussionista dei Kalafro nei primi anni 2000.
Da allora ha collaborato con la formazione rap-reggae-folk fino al giorno d’oggi, percorrendo nel frattempo i propri progetti solisti.
Nel 2011 arriva la ribalta nazionale con i Kalafro: il loro disco  “Resistenza Sonora”, prodotto con i beni confiscati alla ‘ndrangheta, riscuote un buon successo di critica e, per le particolari condizioni in cui è nato, ottiene spazio su testate nazionali come Radio 24, Repubblica, Tg2, Ansa e tantissime
altre.
Un anno più tardi lancia il progetto “
Un Milione di Noi”assieme al fonico dei Kalafro (e produttore de “La notte di San Lorenzo”) Maurizio Albanese, per rispondere alla settima (sic!) intimidazione mafiosa nei confronti di quest’ultimo, anche lui attivo nelle battaglie anti-pizzo.

Beh, insomma, Mad Simon e i suoi compagni d’avventura della The Syndrome Band a nui ndi piaciunu assai!  Un nome che con piacere vi consigliamo di segnare tra gli artisti da seguire, il cui album di prossima uscita, alla luce stellare di cotanta anticipazione, è tutto da ascoltare