LA NOTTE BIANCA SCILLESE 2016: MUSICA E STORIA, TRA APPOGGI SPERICOLATI, LAMENTELE E SICUMERE RIDIMENSIONATE DALLA REALTA’

 

Quelle che vedete sono le foto –pubblicate su facebook da alcuni cittadini scillesi- del palco allestito sulla spiaggia di Marina Grande per consentire l’effettuazione dell’esibizione musicale di JAD- Articolo 31 in occasione della Notte Bianca 2016 svoltasi a Scilla sabato scorso, 27 Agosto.

Ora, vedere queste immagini, di un’opera montata giusto nelle stesse ore in cui l’Italia intera piangeva le vittime del disastroso terremoto che ha colpito Amatrice, Accumoli ed altri terrtitori di Lazio, Marche e Abruzzo, fa ancora più male.

Davanti a queste foto, passa anche la voglia di fare ironia, perché sarebbe fuori luogo. Personalmente, non mi interessa più la manifestazione in sé, se sia riuscita o meno. Non mi interessano le polemiche circa l’opportunità di rimandare l’evento ad altra data (non mi sarebbe dispiaciuto, ma mi rendo conto che coordinare il tutto non è stato certo facile e che l’imminenza della manifestazione non ha consentito soluzioni alternative). No, mi interessa di più –sarà per deformazione professionale?- mettere in evidenza la scarsa attenzione, oserei dire l’incoscienza con la quale sono stati assemblati i telai che compongono la struttura di sostegno del palco.

Non entro nel tecnico, perché sono tali e tante le norme di buona tecnica violate, che ci si potrebbe scrivere un trattato di numerose pagine.

Mi limito qui a constatare che, così come l’ingegnere fa il progetto sulla carta ma poi la casa la realizza mastro Manicola, lo stesso è avvenuto per il montaggio del palco: la struttura è omologata di certo per gli spettacoli pubblici, a condizione però che essa venga montata così come previsto da chi l’ha progettata e non, invece, secondo la fantasia dei soggetti che, di volta in volta, la assemblano. Possibile che nessun tecnico abbia controllato le operazioni di montaggio della struttura, almeno nella prima fase –la più delicata- nella quale sono stati predisposti gli spericolati appoggi (per essere buoni) che vedete nelle foto?!

Ho voluto rimarcare quanto sopra perché basta, da solo, a indicare una certa leggerezza nell’affrontare l’organizzazione della manifestazione. Leggerezza, viene da pensare, dettata probabilmente dal fatto che si era troppo sicuri di replicare l’ottima affluenza di pubblico registrata lo scorso anno. Una sicumera che è stata ridimensionata dai fatti.

A questo, si sono unite però le presenze dimezzate (a detta degli stessi operatori, il campo sportivo –adibito ancora una volta a parcheggio- è rimasto vuoto per metà), le lamentele per il ripetersi del fenomeno delle “tariffe selvagge” applicate dalle famigerate “apette” (quanti notti bianche dovranno passare prima che ci si decida a regolamentare questa e altre tipologie di trasporto urbano, debitamente autorizzate?) e, per ultime le doglianze manifestate apertamente dai commercianti di piazza San Rocco, che si sono visti considerati quali “figli di un dio minore” rispetto ai propri colleghi di Marina Grande, come potete leggere più dettagliatamente nel comunicato stampa che riportiamo sotto queste note.

Altri tre piccoli appunti:

1- prima di giungere in trenino nella scintillante Marina Grande, allo storico maniero dei Ruffo o nella mitologica Chianalea, i turisti che hanno lasciato le auto al campo sportivo, hanno dovuto attraversare il quartiere di Ieracari e l’omonima strada fino all’incrocio con la Provinciale, costellata nel tratto iniziale da erbacce di ogni genere. Si è offerta così un’immagine che poco si addice alle più volte vantate velleità (che noi scigghitani siamo soliti chiamare pomposamente “vocazione”) turistiche di Scilla. Per fortuna, la pulizia pare sia iniziata stamattina (almeno nel tratto di via Cimitero);

2- quanto ha speso il Comune (cioè la collettività) per organizzare l’intero evento? Le cifre sono riportate nella Delibera di Giunta di cui riportiamo il prospetto riepilogativo:

E’ doveroso precisare che la gran parte degli importi sono coperti da finanziamenti regionali, mentre nel capitolo di bilancio relativo al TRurismo sono stati imputati solo poco più di € 1.300,00;

3- con la D.G.C. n° 146/2016 del 26 Agosto u.s., l’Amministrazione –in adesione all’iniziativa coordinata dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani a favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 23 Agosto- si è impegnata a “devolvere il 50% delle entrate derivanti dagli ingressi al Castello” in occasione della Notte Bianca. Sarebbe cosa buona e giusta, che gli Scillesi venissero messi a conoscenza dell’ammontare di questa somma.

Insomma, nel tirare le somme di quella che è stata la Notte Bianca, non credo di sbagliare se dico che la musica (a Marina e Chianalea) e la storia (al Castello) sono state sopraffatte dalle lamentele scaturite dalla leggerezza con la quale l’intera manifestazione è stata congegnata, indice di sicumere ridimensionate dalla realtà dei fatti.

IL COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PIAZZA SAN ROCCO

L’Estate scillese si chiude, dopo tanti disagi, con il flop della Notte Bianca del 27 Agosto. Meno della metà presenze rispetto allo scorso anno, il paese interamente chiuso al traffico e con isole pedonali e divieti di parcheggio in ogni dove . Peccato però, fosse tutto vuoto!

Continua la gestione “estrosa” da parte dell’amministrazione, del “traffico che non c’è”, danneggiando turisti, cittadini e commercianti. Sordo alle giuste proteste dei cittadini e commercianti di scilla, il sindaco ha continuato per la sua strada, inanellando un clamoroso flop di fine estate. Pochissima gente in giro per il paese, quartieri interamente “tagliati” fuori dai flussi (minimi) turistici causa gestione scellerata della viabilità.

La Notte Bianca scillese, ha poi visto in opera illuminate strategie del “rattoppo”! Visto lo scarso afflusso di persone a Scilla, si è pensato bene di salvare il salvabile deviando il percorso delle navette ed eliminando la fermata in Piazza San Rocco, ottenendo mirabili effetti: danneggiare tutte le attività commerciali, le bancarelle e gli stand presenti in piazza che con sacrifici di tempo e investimenti economici avevano reso accogliente la piazza; creare il malcontento dei passeggeri delle navette che, convinti di scendere in piazza San Rocco, si son visti trasportare forzosamente verso altri luoghi; ratificare l’insuccesso della notte bianca palesando queste vergognose “strategie”.

I quartieri di San Giorgio con la sua piazza principale e di Chianalea, sono stati per l’ennesima volta “sacrificati” nel tentativo di salvare la faccia, tentativo parzialmente riuscito, visto che almeno qualche spettacolo in via Marina Grande ha ottenuto un discreto successo.

Ma le persone non sono stupide, e sanno la differenza che passa tra una Notte Bianca e invece una accozzaglia di spettacoli messi insieme senza senso e sopratutto senza gente!

Già verso le 23 si manifestava la carenza di presenze nel paese, quando poi le navette, tra le proteste dei passeggeri e dei commercianti che se le vedevano sfilare di fronte, saltavano le fermate della piazza in favore di altre, è stato chiaro che qualcosa non andava.

Infatti si è tentato di nascondere l’insuccesso facendo concentrare le poche persone presenti, in un luogo solo, nella speranza di riempire con le apparenze gli evidenti vuoti organizzativi di questo evento.

Noi , come cittadini che paghiamo le tasse e come commercianti che ne paghiamo ancor di più, ci chiediamo, a chi è giovato tutto ciò? Perchè la Notte Bianca, che dovrebbe coinvolgere tutto il paese di Scilla, è diventata la Notte Bianca di un solo quartiere?

Ci sono luoghi ed attività commerciali privilegiate rispetto ad altre?

Come al solito ci poniamo domande, sicuri che qualche amministratore ci risponda coerentemente e senza teorie campate in aria, almeno speriamo!