Aspettava solo che l’attimo arrivasse

Impegnato a tenere botta a lavoro, mi sono prodigato negli ultimi mesi nella scrittura redazionale di manovalanza. Insomma, tanta quantità ma con cura e personalità, possibilmente. Ne è andato di mezzo il diletto, il piacere del concedersi al proprio personale spazio in rete senza impostazioni predefinite, priorità o autorità di alcun tipo. Riprendo fiato tornando a Georges Simenon, divenuto ormai nel mio immaginario letterario la spalla sulla quale si è certi di poter andare a piangere o, in momenti più sereni, un discreto compagno, più che di sbronze, magari di vermouth. Tiro fuori dallo scaffale Gli intrusi, impolverato al punto giusto e, dunque, pronto per essere trattato. Abbandonato dalla moglie, Hector Loursat si ritira nel privato del proprio studio. Incurante della figlia Nicole, divenuta uno spettro della madre in quella enorme casa nella cittadina di Moulins, Loursat sopravvive tra bottiglie di bourgogne, cataste di libri e tristi ricordi. Brutta fine per il brillante rampollo dei Loursat de Saint-Marc, avvocato sopraffine caduto in un irreversibile letargo. La vita, per essere considerata tale, ha bisogno di essere infastidita dagli eventi. Altrimenti, si prosegue camminando rasenti al muro, facendo attenzione a non cadere nella trappola del mettersi in discussione. Loursat lo sapeva bene, e in quella grigia esistenza credeva di aver trovato il posto migliore in cui tirare a campare. Non era vero. L’uomo è il suo mestiere, e Loursat il suo mestiere lo sapeva fare bene. Aspettava solo che l’attimo arrivasse, per dimostrare a sua figlia, e ancor prima a se stesso, di essere ancora realmente vivo.

Naturalmente, alla parola «avvocato», Manu aveva rivolto lo sguardo a Loursat, per pura associazione di idee… Eppure, quest’ultimo fu quasi sul punto di arrossire. Chissà, forse a un uomo della sua stessa età sarebbe stato in grado di nascondere i suoi sentimenti. Ma non a un ragazzo, proprio perché ciò che lui si sentiva dentro in quell’istante era qualcosa di istintivo e di incontenibile, come sono appunto le emozioni dei ragazzi.
Ardeva dal desiderio di difendere Émile! E glielo si leggeva in viso così chiaramente, quel desiderio, che Loursat voltò la testa dall’altra parte.

Georges Simenon
Gli Intrusi
Biblioteca Adelphi 392
2000
pp. 198 – 12,91 euro


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